CAMPIONE DI CORRETTEZZA AMATO DA TUTTA ITALIA: GIGI RIVA, RITRATTO DI UN GRANDE UOMO E DI UN’ATLETA ECCEZIONALE

Gigi Riva

Pensavamo, speravamo, che lui – Rombo di Tuono – sarebbe riuscito a battere anche l’avversario più duro, difficile. Quando nel pomeriggio si è diffusa la notizia del suo malore, che lo aveva colpito in casa, ci siamo appellati alla sua fibra forte, all’apparenza indistruttibile, così come lui – Gigiriva, tutto d’un fiato – si mostrava in campo. Capace di superare anche gli incidenti più duri, la rottura di una gamba in Nazionale, un infortunio gravissimo che lo tenne lontano dai campi, ma da cui tornò con lo stesso piglio e la stessa carica inimitabile. Fu così che si laureò per altri due anni capocannoniere, mettendosi tutto alle spalle, con quel suo carattere unico. Taciturno, schivo, riservato, ma capace di aprirsi con le persone a cui concedeva la sua amicizia.

Gigiriva non è stato soltanto un campione straordinario, ma anche un campione di signorilità, di correttezza, di etica applicata al pallone. Per questo è stato capace di ricoprire con classe ed eleganza anche ruoli dirigenziali in Federazione. Lui era lo scoglio, la roccia, a cui si aggrappavano tutti, sapendo di ricevere sempre il consiglio giusto. Come giocatore, poi, quasi inutile raccontarlo. Perché non si raccontano, i Miti. I Miti si guardano, si osservano, si celebrano soltanto. E lui è stato un Monumento del calcio italiano. Ancora oggi il più prolifico marcatore della storia azzurra, con ci ha vinto l’Europeo del ’68 e a cui ha regalato la bellezza di 35 gol in 42 presenze, quando le partite erano sempre con le avversarie più grandi, più titolate. In azzurro è stato anche vicecampione del mondo, nella fantastica avventura del ’70, alfiere e protagonista nella sfida del secolo con la Germania. Tutti ricordano il gol di Rivera, che chiuse la gara. Ma lui, pochi minuti prima aveva già mandato in visibilio l’Italia con un’altra, ennesima, prodezza.

Nato a Leggiuno sulle rive del Lago Maggiore, aveva avuto un’infanzia sofferta, che probabilmente ne aveva forgiato il carattere. Aveva perso il padre, per un incidente sul lavoro, quando aveva appena nove anni. E anche per questo, dopo aver perso anche la mamma, era vissuto in tre collegi. Il calcio è stato la sua grande passione, il suo amore, la sua professione, la sua vita, trascorsa interamente in Sardegna. Lo voleva il Bologna, ma invece finì quasi controvoglia al Cagliari. Per poi innamorarsi dell’Isola – dove sono nati i suoi due figli – e dove ha continuato non solo a giocare per tutta la carriera, ma a vivere, ricoprendo anche ruoli dirigenziali per il club rossoblù. Oggi, si dice, il professionismo ti spinge a cambiare squadra, maglia, il più possibile: perché questo è il calcio. Il calcio di Gigiriva era invece quello in cui, in maniera indissolubile, ci si poteva legare ad una società, fino a diventarne una bandiera. E questo è stato Gigiriva: una bandiera non solo del Cagliari, della nazionale. Ma di tutto il mondo del calcio, che piange un Mito solo apparentemente inarrivabile. Un Mito che, evitando gli eccessi di parole, sapeva conquistarti con la sua Grandezza di uomo e di atleta.

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15 commenti

  1. Riposa in Pace IMMENSO GIGI RIVA 🌹😪❤️💥⚽💥

  2. Ciao Gigi!!! Il Mitico Rombo di tuono.
    Riposa in pace

  3. Leonardo Marras

    Gigi Riva ci ha lasciati..
    E’ stato e sarà per sempre un grande
    I sardi non lo dimenticheranno mai..

  4. Antonio Maria Masia

    Gigi Riva, uno straordinario Campione di sport e di umanità che merita il cordoglio unanime e profondo che i Sardi, ma non solo, con affetto e passione gli stanno riconoscendo. Da parte mia, anche a nome dei soci dell’Associazione dei sardi di Roma il Gremio, mi unisco al sentimento di dolore ed esprimo ai suoi familiari tanta solidarietà e vicinanza.
    Ho avuto la fortuna e l’onore di averlo a casa mia in quel di Pisa in un pomeriggio di gennaio del 1987, portato dal giornalista Costanzo Spineo, carissimo amico comune di recente scomparso: per me e la mia famiglia un’occasione eccezionale, elettrizzante, indimenticabile!
    Mi colpisce il fatto che amici del Continente hanno sentito la necessità di comunicare a me la loro sincera e commossa partecipazione per la scomparsa di Gigi Riva come se lui, da sardo per scelta, rispetto a me, sardo per nascita, fosse un mio fratello, uno della mia famiglia.
    Hanno ragione! È stato proprio questo il significato e l’essenza del rapporto fra il Campione e la sua Sardegna, la sua terra di adozione: uno di noi per sempre!

  5. Saverio Criniti

    Riposa in pace grande campione 🙏

  6. Luisella Concas

    RIP Gigi fu grande festa a Cagliari quando vincente lo scudetto,condoglianze alla sua famiglia

  7. Umberto Martellacci

    R.i.p condoglianze alla famiglia

  8. Mariella Baldi

    Saluta il mio babbo 🖤

  9. Alessandro De Zordi

    Rombo di Tuono….!!!!

  10. Nicoletta Corona

    Io lo conosciuto in un viaggio che o fatto Cagliari Bologna .O capito subito che persona perbenefosse ,al mio fianco cera Albertosi .Un viaggio piacevole con tutta la squadra del Cagliari ,che meraviglia tutti belli e giovani .

  11. Livia Dell'Agnello

    🌹🌹rip condoglianze alla famiglia

  12. R. I. P. 🙏⚘❤

  13. Franco Di Lascia

    RIP Campione di calcio e nella vita privata GIGI RIVA amato da tutti gli Italiani Alla grande Campione RIP

  14. Sì, veramente! Di Gigi Riva non si sa cosa ammirare di più, l’uomo o lo sportivo eccezionale. Grande, esemplare.

  15. Grande Gigi ,riposa in pace condoglianze alla famiglia

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