
Davide e la sua famiglia
di FEDERICA CABRAS
«Sono ormai trascorsi vent’anni dalla mia partenza dall’Isola, Sinnai per la precisione, alla volta dell’America, e solo ora sono riuscito a portare mia moglie e miei tre figli, Shila, Eden e Matteo, in Sardegna: siamo qui in vacanza, ma voglio mostrare loro le tradizioni e far conoscere i valori sardi. Pensierino di tornare? Certo, c’è sempre, anche perché Christina, mia moglie, e i miei figli si sono innamorati della nostra terra.»
Così inizia il racconto di Davide Porcu, sardo negli USA, che mai ha dimenticato il calore e la particolarità di un’Isola che, quando ci nasci, ti scorre nelle vene dovunque tu sia.
Ma andiamo con ordine.
Davide parte a 19 anni, nel lontano novembre 2001, in compagnia del fratello Vincenzo – anche lui ancora negli USA con un ristorante dal nome Carasau – e della fidanzata di allora di quest’ultimo.
«Vivevamo a Trebeca, un quartiere a sud di Manhattan. Subito ci accorgemmo che era un posto incredibile» racconta. «Grattacieli enormi, negozi aperti h24, comfort e tanto altro: penso che questo innamoramento lampo sia stato quello che mi ha fatto pensare: “Questa sarà la mia nuova casa”.»
Per qualche anno, Davide fa avanti e indietro tra Italia e America, ma nel 2004 torna a New York e l’amore fa capolino nel suo cuore: «Allora ho conosciuto quella che è la mia attuale moglie. Lavoravamo in due ristoranti vicini,» racconta «e un caffè ha deciso il nostro destino. Dopo sei mesi eravamo sposati!»
I due, sin da giovani nel campo della ristorazione, quando nasce Shila, la prima figlia, decidono di cambiare lavoro. «Ho iniziato a lavorare per una Torrefazione nella Grande Mela e ho venduto caffè porta a porta a ristoranti, pasticcerie a New York City, a Brooklyn, nel Queens e a Long Island: fu un’esperienza fantastica ma frenetica.»
Davide e Christina acquistano quindi una casa nell’Upstate, a New York.
Ma non solo: aprono anche una compagnia di distribuzione di caffè che si chiama Javabluecoffee distribution. «Tutto andava bene, ma poi il Covid-19 si è abbattuto su di tutti e molti clienti hanno chiuso o venduto i locali.»
È il momento di reinventarsi, ma Davide e Christina non mollano e fanno la cosa giusta: «Abbiamo deciso di aprire una caffetteria proprio durante il Covid-19. Fu una pazzia unica che, grazie a Dio ci ha dato un grande successo: il Coffee shop Javabluecoffee and market, a Montgomery, ci dà molte soddisfazioni.»
E chissà se un giorno torneranno nell’Isola o se resteranno negli USA: quel che è certo è che Davide e Christina avranno due patrie del cuore. L’uno innamorato di quella dell’altra e viceversa.
Bello!!!
Complimenti
😃