di SEBASTIANO TETTEI
Non potho reposare amore ‘coro. Pensende a tie so d’onzi momentu. Non istes in tristura prenda ‘e oro. Ne in dispiaghere o pensamentu. T’assicuro che a tie solu bramo, ca t’amo forte, t’amo… t’amo… e t’amo” . Con le struggenti parole della canzone sarda più famosa al mondo, sabato 29 aprile alle ore 18.00 presso gli ampi spazi della sede sociale, prenderanno il via i due giorni di festa che Su Nuraghe ha indetto per celebrare Sa die de sa Sardigna. Un ricco e vario programma, quello allestito dai sardi di Alessadria, che guarda soprattutto alle nuove generazioni. Il ballo e la musica saranno, quindi, al centro dei festeggiamenti ma con lo sguardo di tutti rivolto all’isola e nel segno della lingua sarda quale espressione basilare e imprescindibile dell’identità del popolo sardo.
Dopo la commovente Non potho reposare nellamagistrale interpretazione di Maria Carta seguiranno due ore di spettacolo senza pause con protagoniste le migliori hit italiane che dagli anni ’60 fino a oggi hanno fatto scatenare i giovani. Lo spettacolo sarà curato nei minimi dettagli in un medley dopo l’altro, viaggiando in più di 40 anni di storia musicale tricolore, con un unico scopo: far divertire! Sarà uno show ad altissimo tasso d’energia, per chiunque abbia voglia di musica e adrenalina, di ballare e cantare.
I protagonisti della serata saranno gli artisti della Zoom Party Band che da ormai più di 15 anni spopolano su tutti i migliori palchi del Nord Italia. La Zoom è composta da Gio Fascella (voce), Daniele Porcu (batteria), Mirco Degrandis (basso), Alex Romagnoli (chitarra). Tutti musicisti dalla pluriennale esperienza, che negli anni hanno collaborato con artisti del calibro di Giorgia, Fausto Leali, Sandy Marton, Riccardo Fogli, Ivan Cattaneo e molti altri ancora.
I giovani destinatari della festa diventeranno quindi oggetti attivi nell’originale gioco a premi: ‘Esami di sardo’. Il pubblico più giovane dovrà cimentarsi nella gara ‘NARA CIXIRI!‘ istituita per accertare il proprio grado di conoscenza della lingua sarda. Ciò nella consapevolezza che connoschere sa Limba sia fondamentale per potenziare la nostra identità collettiva e conservare il nostro patrimonio culturale. Sarà il pubblico a decretare il vincitore della singolare competizione .
Il secondo appuntamento avrà luogo domenica 30 con inizio alle ore 17. La festa sarà animata da Bruno Rizzuto, un valente musicista e cantante professionista. Dopo anni di esperienza come chitarrista in varie band sul territorio nazionale dal 1994 ha iniziato con successo il percorso come “one man band” ovvero come solista suonando nei locali “unplugged” (chitarra e voce) o con supporti digitali ampliando sempre più il suo repertorio che ad oggi comprende le canzoni piu’ belle dagli anni ’60 fino agli ultimi successi dei nostri tempi.
Sa Die de Sa Sardigna avrà, quindi, il suo culmine nell’esecuzione dell’inno “Su patriotu sardu a sos feudatarios” composto da Francesco Ignazio Mannu nel 1795 a seguito dei moti rivoluzionari sardi.
Tutto il pubblico sarà chiamato a unirsi alle voci dei Tazenda per cantare in piedi e a voce piena Procurade e moderare, Barones, sa tirannia, Chi si no, pro vida mia, Torrades a pe’ in terra!.
Un abbrazzu mannu e bona Die a totu!