di FABIO CANESSA
Quattro ex soldati, in fase ormai terminale dopo essersi ammalati nei poligoni di addestramento presenti in Sardegna, decidono di riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato andando a rapinare banche in piccoli borghi dell’isola con l’obiettivo di mettere da parte abbastanza denaro per permettere alle famiglie di vivere dignitosamente dopo la loro morte. Questa la trama di “Quello che è mio”, il nuovo film breve del regista e sceneggiatore sassarese Gianni Cesaraccio già autore degli apprezzati “Valerio” (vincitore di Visioni Sarde 2020) e “Noi siamo il male”.
Il cortometraggio è stato girato tra Giave, Nulvi, il lago di Cuga a Uri e Sassari nell’estate del 2020, ma problematiche di vario genere (a partire dal Covid) ne hanno rallentato la fase di post-produzione. Da qui l’idea di lanciare una campagna di crowdfunding per chiudere il budget destinato alla finalizzazione del film e alla sua distribuzione, fase fondamentale perché il cortometraggio e il tema di cui si fa portavoce possano arrivare al più ampio pubblico possibile. Domenica 22 gennaio, alle 17 al Vecchio Mulino di Sassari, è in programma l’evento di chiusura della raccolta fondi. La serata prevede un ingresso a offerta libera che andrà ad aiutare la circuitazione del film nei festival di tutto il mondo. Una parte dei proventi andrà all’associazione di oncologia Mariangela Pinna. All’evento insieme a Gianni Cesaraccio parteciperanno il regista Antonello Grimaldi, parte del cast artistico e il presidente dell’associazione Antonio Contu. Si terrà anche la proiezione in anteprima di alcuni minuti del cortometraggio e si ascolteranno i brani originali composti per il film dal musicista Gianfranco Marongiu. Consigliata la prenotazione (tel. 0794920324). Tutti coloro che contribuiranno riceveranno in seguito un link privato contenente “Quello che è mio” in versione completa. Intanto è sempre possibile donare online su: www.gofundme.com/chemio
Prodotto da Fabio Donatini e Chiara Nicoletti per Zarathustra Film, in collaborazione con Terra de Punt di Tore Cubeddu, “Quello che è mio” nasce da un’idea dell’attore Marco Bullitta (protagonista recentemente del film “Il Muto di Gallura” di Matteo Fresi), anche tra gli interpreti principali del corto insieme a Vanni Fois (attore con alle spalle una carriera ricca di collaborazioni con grandi registi come Pupi Avati e Antonello Grimaldi), Roberto Fara (per molti anni nel gruppo comico Pino e gli anticorpi con i quali ha girato il lungometraggio “Bianco di Babbudoiu”), Davide Tassi (autore di spettacoli teatrali come “Volevo essere Pantani” e di recente nel cast del film ”Governance – Il prezzo del potere” di Michael Zampino). Tra i collaboratori tecnici spicca il nome del musicista e sound designer Gianfranco Marongiu, autore del montaggio dei dialoghi di serie come “Gomorra” e “L’amica geniale” o film come “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher. La produzione esecutiva è di Manuela Pala.
Il progetto è supportato dall’associazione di oncologia Mariangela Pinna che da anni, grazie al prezioso lavoro del fondatore, l’oncologo Antonio Contu, si occupa del benessere e la cura dei malati oncologici, sia a livello psicologico e terapeutico sia nell’acquisto di materiali e nella promozione di convegni a tema oncologico. Tra i partner del film ci sono la Fondazione Sardegna Film Commission, la Regione Sardegna, il Nuovo Imaie, Abinsula, Pubblicitas e i comuni di Nulvi e Giave.
Facebook: Quello che è mio – un corto di Gianni Cesaraccio
Instagram: @quellocheemio