di DAVIDE MADEDDU
Spiagge a numero chiuso ma non per Covid. Questa volta, seguendo un percorso tracciato da qualche anno, a dettare la linea che dispone un controllo degli ingressi e, in qualche caso il pagamento di un ticket in alcune spiagge della Sardegna, non è l’emergenza coronavirus e i protocolli (che restano comunque in vigore) ma la “necessità di tutelare il patrimonio ambientale”.
Prima spiaggia in cui entrano in vigore controlli, numero chiuso e ticket, sarà la spiaggia della Pelosa di Stintino nel nord ovest sardo. I servizi saranno gestiti dall’azienda che ha vinto la gara d’appalto per una durata di 122 giorni.
L’accesso a numero chiuso, 1.500 il numero massimo di persone che potranno accedere all’arenile, durerà sino al 30 settembre. «La concessione – fanno sapere dal Comune – prevede che l’aggiudicatario debba occuparsi del controllo degli accessi, della prenotazione e del pagamento, della informazione ambientale, della sensibilizzazione dell’utenza, dei servizi alla balneazione e dell’accessibilità per i diversamente abili».Gli accessi saranno regolamentati dalle 8 alle 18 e si prevede una presenza massima di 1.500 persone al giorno. Costo del ticket è di 3,50 euro e per coloro che lo avranno pagato l’utilizzo dei servizi igienici e delle docce (dalle ore 10 alle ore 20) sarà gratuito.
Quanto ai controlli, degli accessi avverranno attraverso il Qr Code o barcode, l’utilizzo del braccialetto identificativo con colore e data diverso ogni giorno. Cinque gli accessi controllati. Sulla spiaggia, inoltre, dovranno essere rispettate le regole già stabilite negli anni passati, relativamente all’utilizzo delle stuoie e l’utilizzo dei lavapiedi all’uscita dalla spiaggia.
Confermati numero chiuso e ticket anche in Ogliastra, nella Sardegna centro orientale. L’ingresso contingentato riguarderà, anche quest’anno le spiagge di Goloritzé, dove potranno accedere 250 persone, la spiaggia dei Gabbiani che potrà ospitare 300 persone. A Ispuligedenìe (Cala Mariolu) potranno entrare 700 persone mentre a Cala Birìala 300 persone. «Anche quest’anno, come in passato restano in vigore restrizioni e ticket che in alcuni casi è a offerta – dice Salvatore Corrias, sindaco di Baunei, il Comune dove ricadono le spiagge -. Si tratta di interventi necessari per preservare l’ambiente di queste aree».
Si punta a scoraggiare l’uso delle auto, e a limitare gli accessi per «salvaguardare il patrimonio ambientale» a Villasimius, nella Sardegna sud orientale. «La nostra intenzione è quella di preservare un bene che è patrimonio inestimabile – dice Gianluca Dessì, sindaco di Villasimius – quest’anno saremo restrittivi e stiamo valutando le misure che riguarderanno la superficie utilizzabile di Punta Molentis, per far sì che chi andrà in spiaggia possa fruirne e abbia gli spazi consoni». Quanto al numero di persone che potranno entrare: «Si tratta di 500 persone al giorno, il controllo degli accessi sarà in capo alla società in house del Comune». Il ticket d’accesso poi si divide in due parti. «Per chi arriva in auto il costo sarà di 10 euro per la macchina e 1 euro a testa per tutte le persone – argomenta il primo cittadino -. Chi arriva in moto pagherà 5 euro più 1 euro a persona mentre chi arriva a piedi o in bicicletta pagherà solamente un euro. Questo provvedimento vuole poi disincentivare l’utilizzo delle auto».
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