di MASSIMILIANO PERLATO
Dopo dodici anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, il 19 maggio 2021, l’Italia ha riconosciuto la Lingua dei Segni Italiana (LIS). La Camera dei Deputati, dopo il via libera alla fiducia posta dal Governo attraverso il voto finale, ha concluso positivamente l’iter di conversione in legge del cosiddetto “Decreto sostegni” che al suo interno prevede una norma sul riconoscimento della LIS.
Curioso che su queste pagine, solo il giorno prima con l’articolo dedicato a Marilena Lionetti, che è interprete LIS, si evidenziava come il nostro Paese fosse l’unico a non essere allineato con il resto d’Europa nel riconoscimento ufficiale della lingua, di fatto contravvenendo alle disposizioni della Convenzione ONU. L’iter burocratico, di quelli stantii che regnano nei cassetti delle Stanze dei Bottoni ha finalmente tolto le ragnatele da una situazione che per gli addetti ai lavori, risultava del tutto paradossale.
Nello specifico, sulla disposizione in questione si evidenzia come “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)”. Si tratta indubbiamente di un riconoscimento molto atteso dalle persone sorde che condividono un senso di appartenenza ad una comunità e ad una cultura determinate, dagli udenti che hanno avuto l’opportunità di apprendere questa lingua e di utilizzarla in diversi contesti e, non da ultimo, dalle Associazioni e dagli Enti che per molti anni hanno portato avanti con impegno e determinazione questa battaglia.
Con Marilena, alla notizia ufficiale, ci abbiamo scherzato in riferimento all’articolo pubblicato solo 24 ore prima e sul fatto “che probabilmente avranno letto, tanto da dover accelerare il percorso amministrativo di riferimento”. Al di là della nostra “simpatica presunzione”, preludio al cambiamento tanto auspicato, è importante evidenziare come il Governo riesca ad implementare le azioni concrete in favore delle persone affette da sordità, a partire dalla scuola.
la chiacchierata con Marilena:
Massimiliano sei il giornalista più spiato del secolo, non si spiega altrimenti 🤣.
A parte gli scherzi, questa notizia si attendeva da tempo e finalmente è arrivata. La LIS è sicuramente una lingua che incuriosisce e affascina. Sono certa che tanti giovani coglieranno l’occasione per avvicinarvisi in qualche modo. 👏👏