Ar(t)resti domiciliari – Contagio Leale”, in mostra in questi giorni a Villa Olmo in concomitanza con l’esposizione dell’installazione “Love Difference” di Michelangelo Pistoletto, è un progetto, partito da un’idea dell’artista Enrico Cazzaniga condivisa, sviluppata e testata con l’artista Fabrizio Bellanca, che ha coinvolto altri cinque talentuosi artisti comaschi del calibro di Marco Besana, Filippo Borella, Andrea Borgonovo, Matteo Galvano e Simona Muzzeddu autrice del video di questo progetto, per un totale di sette opere nate durante il periodo di reclusione forzata a causa del coronavirus, grazie alla condivisione via web. Ciascuna opera è composta dalla sovrapposizione del lavoro di ogni artista, ed ognuna è stata inaugurata da un artista diverso, il quale è partito da un foglio elettronico bianco di tremila pixel per lato, ha creato a computer un’immagine usando le tecniche e tematiche che lo contraddistinguono, poi l’ha salvata in formato “jpg” ed inviata a un altro collega, innescando così il ciclo delle sovrapposizioni: in successione, infatti, e in totale isolamento e autonomia, ogni artista ha ricevuto il progetto base, vi ha aggiunto la propria creazione (modificando l’opera ricevuta in base al proprio estro) e l’ha inviata all’artista successivo. l risultato di “Ar(t)resti domiciliari – Contagio Leale” è un curioso ed intrigante mix di colori, forme, texture, simboli, immagini, dove difficilmente si riconosce lo stile o l’intervento di ciascun artista. Questa la vera Bellezza dello sperimentare a distanza, in totale libertà e in tempi di reclusione forzata. Da qui il titolo: un contagio artistico leale. L’uso del digitale in questo progetto è stato uno strumento cha ha dato a tutti i partecipanti le stesse possibilità espressive e creative. La finalità è quella di raccogliere fondi per sostenere realtà in difficoltà in momenti di emergenza: gli artisti, infatti, hanno deciso di devolvere il ricavato a Fondazione Rosa dei Venti onlus. A chi farà una donazione a partire da €150 verrà data in omaggio una delle opere d’arte, di cm 28X28; il ricavato sarà interamente devoluto a favore di Fondazione Rosa dei Venti onlus e delle sue attività di cura rivolte a minori adolescenti con fragilità, disturbi del comportamento e/o psicopatologie complesse. La prima copia, già esposta presso la galleria The Art Company Como in occasione della prima mostra nel mese di luglio 2020, è stata stampata nel formato di cm 50 x cm 50 e autenticata da tutti gli artisti.
L’esposizione delle opere verrà proposta in diverse realtà del territorio, per dare la possibilità a tutti coloro che amano l’arte e soprattutto l’arte per il sociale, di lasciarsi affascinare da questo progetto e contribuire al sostegno degli adolescenti di cui si occupa la Fondazione. “Ar(t)resti domiciliari – Contagio Leale” ha avuto inoltre un percorso pubblico a cielo aperto, in collaborazione con il Comune di Como. Il progetto si è aperto alla città con l’intento di proporsi come arte di strada accessibile a tutti. Le 7 opere realizzate sono diventate 21 manifesti di cm 100 x cm 70 affissi per buona parte dell’estate negli spazi comunali.
Sarà possibile visitare la mostra anche al di fuori dei classici orari, divenendo così una nuova forma espositiva di arte pubblica socialmente utile in relazione alle nuove norme di distanziamento sociale.