COMUNICATO F.A.S.I. SULLA CONTINUITÀ MARITTIMA: NO ALL’ESCLUSIONE DELLA LINEA GENOVA-OLBIA

di SERAFINA MASCIA

La FASI esprime la preoccupazione degli emigrati per i nuovi bandi della continuità marittima e soprattutto per l’esclusione della linea Genova-Olbia, che serve il bacino d’utenza Liguria-Piemonte-Lombardia e che è la più utilizzata dagli emigrati sardi, sia in Italia, sia in Europa.

Nel contempo la FASI esprime soddisfazione per il rinnovo della “tariffa unica” aerea, per la quale si è sempre battuta, che garantisce i residenti, ma viene incontro anche agli emigrati e calmiera i costi anche per i passeggeri non sardi, per lo meno nei nove mesi non estivi.

Ribadiamo che lo svantaggio dell’insularità nei trasporti e nella mobilità delle persone è un problema dei sardi, ma anche degli altri cittadini europei. Il superamento di questo svantaggio, rispetto alla gravità dello stato dell’economia sarda e alle sue diseguaglianze strutturali, nei confronti dell’Italia e dell’Europa, è previsto da un altro principio europeo, quello della coesione sociale.

Nella stessa direzione della “continuità” aerea sarebbe necessario procedere per la “continuità” marittima. Non sembra che finora ci si sia mossi in questo senso.

Si sta facendo nella “continuità” marittima un modello che rischia di peggiorare la situazione esistente, penalizzando i sardi, gli emigrati e gli utenti, come anche il trasporto merci. In particolare togliendo l’intervento statale da alcune rotte che non possono reggere esclusivamente con il libero mercato, sia per le merci, fuori dalla stagione estiva, per esempio sulla Genova-Olbia.

Ma anche si rischia di riprodurre ciò che era avvenuto nella “continuità” aerea, con un modello che, calmierando solo le tariffe per i sardi e lasciando correre a compensazione le tariffe estive, creava un dislivello tariffario, con costi elevatissimi che in ultima analisi si vanno a scaricare sul sistema turistico sardo, creandogli un ulteriore svantaggio rispetto alla concorrenza nazionale e internazionale. 

La Regione sarda non ha voce in capitolo e sembra assente o esclusa dalla determina dei nuovi bandi marittimi.

Recenti studi sul valore del traffico marittimo, condotti dalla facoltà di ingegneria di Cagliari, hanno prospettato possibili diverse soluzioni per la nuova “continuità” marittima.

Questi studi sono stati anche presentati nel convegno della FASI del 15 febbraio 2020 a Saronno. Erano presenti autorità della Regione sarda e del Ministero dei Trasporti, insieme a operatori economici e rappresentanti delle linee di navigazione.

Da quegli studi può scaturire una soluzione diversa da quella in atto, più in sintonia con le necessità della Sardegna e più favorevole rispetto alla necessità di calmierare i trasporti estivi pur dentro parametri di redditività e di equilibrio rispetto al libero mercato.

Occorre una soluzione, come quella cosiddetta “a sistema misto” valida erga omnes, simile a quella della “tariffa unica” del modello aereo.

Il nuovo Governo nazionale, in un momento di così intensa collaborazione con l’Europa, a nostro parere deve correggere e rivedere i bandi per la “continuità” marittima.

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Un commento

  1. Anna Carla Carrucciu

    La Sardegna dovrebbe avere una linea marittima dedicata che garantisca la territorialità, per i suoi migranti e i turisti, capisco che non sia semplice!!

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