RARI CETACEI NEL MARE DEL NORD DELL’ISOLA: GLI AVVISTAMENTI DEI RICERCATORI DI “SEAME SARDINIA”

Si susseguono in questi giorni gli avvistamenti di cetacei nel mare del nord Sardegna. In particolare i ricercatori di Seame Sardinia hanno incrociato un gruppo di 40 delfini comuni al largo della Sardegna nord-orientale, nel Canyon di Caprera, e tre zifi, dei cetacei di cui si sa poco, nel nuovo sic a mare tra Tavolara e Capo Comino.

Scrive su Facebook il team di SEA ME Sardinia: Pare proprio che durante, questa campagna di ricerca 2020, per il team di SEA ME Sardinia i colpi di scena non manchino. Abbiamo effettuato un’uscita di ricerca, nell’ambito del progetto supportato da One Ocean Foundation, al largo della costa meridionale di Tavolara, nella nuova area SIC (Sito di Interesse Comunitario) recentemente istituita dalla Regione Sardegna e che stiamo monitorando dal 2018. Proprio qui, l’11 agosto scorso, Luca, Mattia e Carmine, dopo aver avvistato diversi branchi di stenelle e tursiopi, si sono imbattuti in un gruppo di zifi (𝘡𝘪𝘱𝘩𝘪𝘶𝘴 𝘤𝘢𝘷𝘪𝘳𝘪𝘴𝘵𝘳𝘪𝘴), composto da un maschio adulto e una madre col proprio cucciolo, primo avvistamento documentato per la zona. Lo zifio è un cetaceo poco comune, che vive localizzato in poche aree nel mar Mediterraneo, molto sensibile all’inquinamento acustico e di cui si sa molto poco. Se ne conoscono le popolazioni del Mar Ligure, del Mare di Alboran, delle Baleari, e del Mar Tirreno, nel Canyon di Caprera.SEA ME Sardinia da anni studia la popolazione di zifi che stanziano nelle acque in prossimità del Canyon di Caprera, (di cui l’Associazione ha messo a punto un catalogo di foto ID per il Mar Mediterraneo che è il secondo in dimensione dopo quello del Mar Ligure, con circa un centinaio di animali), ma questo è il primo avvistamento documentato per questa specie a sud di Tavolara. Lo zifio è una specie di cui si conosce ancora troppo poco, basti pensare che proprio lo zifio è ancora “Data Deficient” nel Mar Mediterraneo, ovvero non si sa se è in pericolo di estinzione o meno, per via della scarsità dei dati disponibili. Avvistare gli zifi in queste acque è come vedere una tigre bianca in libertà. L’entusiasmo e l’emozione per questo speciale incontro sono stati purtroppo smorzati dalla presenza in mare di numerosi rifiuti plastici tra cui anche mascherine protettive, che vanno così ad aggiungersi alle altre plastiche le quali, contrariamente alle altre specie di organismi marini, vediamo con sempre maggior frequenza, molto maggiore dei cetacei avvistati in una uscita. Tutti i nostri sforzi, da sempre, mirano ad incrementare l’attenzione sull’importanza di queste specie e sul nostro mare, di cui ancora si conosce poco ma che continua nel tempo ad affermarsi non solo come meta ambita per il turismo estivo, ma anche e soprattutto come oasi di biodiversità da proteggere e tutelare.

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