Elisa Fanunza, della facoltà di Biologia e Farmacia dell’Università degli Studi di Cagliari, è tra i sei vincitori per le migliori tesi di dottorato italiano della prima edizione del premio con.Scienze.
Il lavoro tratta del miglioramento della risposta immunitaria a virus come Ebola e Zika.
Continuando a sostenere il lavoro dei giovani studiosi la conferenza nazionale dei presidenti e dei direttori delle strutture universitarie di Scienze e Tecnologie, ha indetto la seconda edizione del premio che consiste in dieci riconoscimenti in denaro da mille euro ciascuno per neo laureate e neo laureati dei corsi di laurea magistrale e in 6 premi in denaro, sempre da mille euro ciascuno da destinare a neo dottoresse e neo dottori di ricerca nelle aree di Matematica, Fisica, Chimica, Scienze della Terra, Biologia e Informatica. Verranno premiati gli elaborati scientifici più originali, discussi dal 1° agosto 2019 al 31 luglio 2020. L’amore per la scienza e tanto studio, unitamente alla sapiente regia del professor Tramontano, hanno portato la giovane ricercatrice in giro per il mondo, con tappe importanti in centri di ricerca internazionali fino all’attuale incarico a Minneapolis, negli Stati Uniti.
Originaria di Sant’Andrea Frius (Sud Sardegna) e laureata nel 2013 in Biologia cellulare e molecolare all’Università di Cagliari, Elisa Fanunza vince un bando Erasmus grazie al quale inizia un progetto di ricerca in Francia, all’Ecole Normale Superieure di Cachan, Parigi, sullo studio di composti inibitori di HIV-1. Si trasferisce in seguito in Inghilterra, all’Università di Cambridge, per lavorare nel laboratorio di Virologia diretto dal professor Ian Goodfellow. Successivamente vince una borsa di studio Leonardo da Vinci che la porta in Spagna, nell’Istituto di Biologia Molecolare (IBMB-CSIC) di Barcellona, sempre in prima linea nella ricerca antivirale contro l’HIV. Nel Laboratorio di Virologia molecolare diretto dal professor Enzo Tramontano è entrata dapprima come studentessa del corso magistrale e vi ritorna nel 2015 per iniziare il percorso triennale del Dottorato, durante il quale partecipa alla ricerca sviluppando una tesi mirata a identificare nuove strategie farmacologiche per contrastare l’evasione immunitaria dei virus Ebola e Zika. La tesi è pluripremiata, riconosciuta come miglior tesi di dottorato in Biomedicina dall’Associazione dottorandi e dottori di ricerca in Italia (ADI) e dalla Conferenza Nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle Strutture Universitarie di Scienze e Tecnologie (ConScienze). Subito dopo il dottorato ottiene un incarico quale ricercatrice associata a Minneapolis, nel laboratorio diretto dal professor Reuben Harrisall’Università del Minnesota.