di GIAMPIERO COCCO
Dalla spazzola laser utilizzata dalla Nasa per ripulire dalla polvere lunare le tute spaziali allo strumento avveniristico che sterilizza e rende compatibili e antirigetto, per il corpo umano, ogni protesi medica. Il progetto lo ha messo a punto e reso operativo un giovane ricercatore sardo-americano, Christopher Whitman, nato ad Arzachena 34 anni fa da madre isolana, Carmela, originaria di Terralba, e da padre statunitense, un marinaio all’epoca in servizio nella base della Us Navy di Santo Stefano, nell’arcipelago della Maddalena.
Chris, come lo chiamano gli amici, dopo le scuole superiori a Oristano ed essersi laureato in Bioingegneria all’università di Cagliari si trasferì a Stoccolma (Svezia). Nell’ateneo del capoluogo Whitman chiuse un percorso segnato da eccelsi risultati, tanto da ottenere una borsa di studio per svolgere un master di bioingegneria medica al ‘Kth Royal institute of technology’ della capitale svedese. E proprio lì ebbe modo di conoscere diversi suoi attuali colleghi, originari di Irak, Austria, America, altri Paesi del Medioriente e Giappone.
Terminato il corso post universitario si trasferì a Baltimora, nel Maryland, per una ulteriore specializzazione in biomedica conseguita nella più antica e prestigiosa università privata degli Stati Uniti, la ‘Johns Hopkins’, fondata nel 1876 durante la presidenza di Ulysses S. Grant. Il motto di questa università è “When ambition meets opportunity, anything is possible”, che tradotto significa “quando l’ambizione incontra l’opportunità, tutto è possibile”.
Chris, forte del suo percorso universitario che lo inserisce tra i giovani scienziati in bioingegneria, venne contattato dai talent scout della Nasa. Prova superata, dopo un colloquio nella sede di Washington: per lui porte aperte ai super segreti americani. Non solo: gli fu data la possibilità di scegliere a quale progetto lavorare, scegliendolo tra i brevetti della Nasa. Il giovane Whitman venne dapprima attratto dal complesso sistema di raggi laser utilizzato dall’Agenzia spaziale americana per ‘ripulire’ e poter riutilizzare, nei diversi lanci, le costosissime e sterili tute spaziali. Per poter dare corso alle sue ricerche Chris ha costituito la ‘Genetoo‘, una società statunitense pubblico-privata oltre la potentissima Nasa.
Complimenti e Ad Maiora
…ma, sei la Anna Chiscuzzu che ho conosciuto nel 1973?….non mi dire!.,,
Complimenti 🏆 porta alto il nome della nostra isola…