di BRUNO CULEDDU
Felice debutto per “L’Agnello” di Mario Piredda alla Festa del Cinema di Roma.
La pellicola del regista sassarese, in concorso nella sezione autonoma e parallela “Alice nella Città”, ha conquistato il pubblico romano guadagnandosi ampi consensi e lunghi applausi.
“L’Agnello” racconta la storia di Anita (Nora Stassi), una diciassettenne immersa in una difficile situazione familiare. La ragazza vive in Sardegna insieme al padre Jacopo, che è malato di leucemia e avrebbe bisogno con urgenza di un trapianto. I tempi d’attesa per la ricerca di un donatore sono troppo lunghi rispetto al progredire della malattia e, anche se i parenti hanno più probabilità di essere compatibili, non lo sono né Anita né suo nonno Tonino – un vecchio pastore che abita su un altopiano accanto a un’area militare. Jacopo ha un solo fratello, Gaetano, che vive dall’altra parte dell’Isola. I due non si parlano da anni a causa di un feroce litigio che non sembrano intenzionati a dimenticare. Con l’aiuto del nonno, ad Anita non resta che presentarsi a casa dello zio, determinata a ricucire gli strappi del passato, pur di convincerlo a fare le analisi che potrebbero salvare la vita di suo padre.
Dopo il corto “A casa mia”, vincitore nel 2017 di un David di Donatello, la pellicola è il primo lungometraggio del regista. L’opera è stata prodotta da Articulture, Mat Productions con Rai Cinema, supportata dalla Regione Autonoma della Sardegna con il contributo di Fondazione Sardegna Film Commission e Società Umanitaria – Cineteca Sarda.
Non vediamo l’ora di vederla nei cinema di tutta Italia.