di BRUNO CULEDDU
L’Uomo che comprò la Luna di Paolo Zucca sarà presentato il 26 febbraio al festival “Visioni Italiane”, la rassegna per cortometraggi, documentari, film sperimentali e opere prime che la Cineteca di Bologna organizza da ben 25 anni.
Il film, non ancora in distribuzione, sarà proiettato come evento speciale nella stessa serata della finale del concorso nazionale “Visioni Sarde”.
Dopo il successo di critica e pubblico de L’Arbitro, Zucca ripropone una commedia divertente per prendere in giro con amore e ironia gli stereotipi più ricorrenti sulla “sardità”. Nei ruoli più importanti troviamo Jacopo Cullin e Benito Urgu, i due brillanti interpreti del lungometraggio precedente. Confermata anche la collaborazione con Barbara Alberti per i testi e con Geppi Cucciari, questa volta in veste di sceneggiatrice. Ritorna anche Francesco Pannofino affiancato da Stefano Fresi, attore di sangue gallurese.
Il cast è completato da Lazar Ristovski e Angela Molina.
La fotografia è di Ramiro Civita,le musiche di Andrea Guerra, la fotografia di Ramiro Civita, i costumi di Stefania Grilli, la scenografia di Alessandra Mura e il montaggio di Sarah McTeigue.
L’Uomo che Comprò la Luna è una coproduzione italo-argentina. Il film è girato fra Cagliari, Oristano, Cabras, San Vero Milis e Buenos Aires. È stato prodotto da Amedeo Pagani per La Luna, Nicola Giuliano per Indigo Film e da Paradis Films. Si avvale del contributo del MIBACT e del sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.
Sinossi
Un sardo ha comprato la luna. Su pressione degli Stati Uniti, i servizi segreti nostrani scelgono l’agente Kevin Pirelli per svolgere le indagini. Il suo vero nome è Gavino Zoccheddu: si spaccia per milanese e ha rinnegato ogni legame con la sua terra. Il ritorno sull’isola e le lezioni per trasformarsi in un perfetto maschio sardo lo costringono a fare i conti con le proprie radici.
Note di regia
“Lo spunto drammaturgico di fondo – ha scritto Paolo Zucca – nasce da un trafiletto di giornale che raccontava della vendita di lotti sulla Luna da parte di una società americana. A poche centinaia di metri dalla mia casa, sulla costa occidentale sarda, si adagia sul mare una grande distesa di roccia calcarea, bianchissima e piena di crateri, proprio come la Luna. Così ho immaginato che la Luna fosse anche mia. E di tutti i poeti, soprattutto. In un secondo momento, dopo aver scoperto quali sorprese si nascondono tra le pieghe del diritto internazionale in materia di spazio e corpi celesti, ho trovato la chiave di volta dell’intreccio che ha così assunto, nella sua apparente assurdità, anche un fondamento di tipo legale e politico, oltre che metaforico.
Se dovessi indicare dei modelli di ispirazione artistica, indicherei uno
dei capitoli più divertenti della saga a fumetti creata da René Goscinny e
Albert Uderzo:“Asterix in Corsica”, del 1973. Perché ho cercato di raccontare
la Sardegna guardando alla sagacia, alla leggerezza e all’inventiva con cui la
coppia di autori francesi ha saputo
raccontare la Corsica.
L’Uomo che comprò
la Luna si pone come una commedia
d’autore, che vuole divertire e intrattenere, mache non ha timore di toccare
le corde del dramma, né di virare verso le atmosfere liriche e fantastiche che appartengono a pieno titolo alla dimensione
della favola.”
Per non perdere l’appuntamento segniamo in rosso la data, l’ora e il luogo dell’evento: Martedì 26 febbraio, ore 20.15 al Cinema Lumière, Via Gardino 65, Bologna.
Ci saranno ad attenderci il regista Paolo Zucca e gli attori Benito Urgu e Jacopo Cullin.