Dal cielo e dal mare la Sardegna chiede risposte per non sentirsi in trappola. La vertenza trasporti è una partita enorme, perché riguarda la continuità aerea, con la difficoltà di trovare un compromesso tra il diritto alla mobilità e la rigidità delle norme Ue, ma riguarda anche la continuità marittima. Cioè la convenzione con Tirrenia per fare viaggiare i sardi a prezzo agevolato. La Regione non è soddisfatta di quelle regole che non ha contribuito a scrivere e sulle quali vuole avere voce in capitolo. Per questo ha chiesto un intervento della commissione Stato-Regione. Nel frattempo, nel pieno di questa vertenza, si inserisce la polemica sul caro tariffe. I vertici Tirrenia sono stati convocati dlla Regione, assessorato ai Trasporti, per parlare di questo tema e dell’altro più recente: il trasferimento della sede legale Tirrenia da Cagliari a Milano. Ma il gruppo Onorato in queste settimane non è l’unico a essere finito sotto accusa per le tariffe giudicate eccessive. Anche la Grimaldi è stata criticata per lo stesso motivo: una donna sarda emigrata a Roma ha scritto una lettera al governatore Pigliaru nella quale denuncia l’impossibilità di rientrare nell’isola per l’estate a causa del prezzo troppo alto del traghetto Grimaldi nella tratta Civitavecchia-Porto Torres. La compagnia Grimaldi non ci sta e dà la sua versione. Francesca Marino, passenger department manager della compagnia, inizia dal caso della signora romana. «È vero che un anno fa aveva speso di meno ma non era partita lo stesso giorno. In ogni caso la cifra pagata non era la metà – come lei scrive – rispetto al preventivo più recente. E a suo nome risulta essere ancora attiva una prenotazione per la Sardegna a 508 euro: viaggio per tre persone, auto, cabina interna all’andata e passaggio ponte al rientro». Ma a parte il caso specifico, la manager Grimaldi sottolinea che le tariffe in alta stagione, comparate a quelle dell’estate scorsa, «non sono lievitate, non ci sono stati aumenti del 20-30%. I prezzi sono rimasti in linea». A essere cambiata, casomai, è la flessibilità: «Le tariffe sull’estate sono dinamiche, applichiamo un sistema molto conosciuto e utilizzato che consente di ottenere grandi risparmi. Può capitare, cioè, di godere di particolari promozioni in determinati giorni, oppure in determinati collegamenti e scegliendo di partire in diurna invece che in notturna. Ma può anche succedere di godere di straordinarie offerte last minut perché nella data indicata la nave non ha il pienone, anzi magari viaggia semi vuota. E allora a quel punto i prezzi calano. È tutto legato a un mix di fattori, come il giorno della settimana e la percentuale di riempimento della nave. Può capitare che due persone viaggino a bordo dello stesso traghetto verso la stessa destinazione e in condizioni analoghe (cabina o poltrona, auto ecc) ma che abbiano pagato un prezzo molto diverso perché hanno prenotato in momenti differenti. In ogni caso escludo categoricamente un rincaro medio dei prezzi così come è stato segnalato».
La questione tariffe vede protagonista la Tirrenia, che sulla base della convenzione fa viaggiare i sardi a prezzi agevolati in inverno ma può stabilire liberamente le tariffe in estate. Così non va, dice la Regione, che chiede – così come per la continuità aerea – tariffe adeguate tutto l’anno. C’è poi la vicenda del trasferimento della sede legale a Milano. L’assessore Careddu ha già detto che la Regione non assisterà passivamente all’iniziativa. E’ lo stesso presidente del gruppo, Vincenzo Onorato, a chiarire la posizione dell’azienda, provando a spegnere il “fuoco dello sterile albero delle polemiche”. “Come deliberato dal Consiglio di amministrazione e come comunicato anche agli investitori, entro fine anno le due società, Tirrenia Cin e Moby, si fonderanno in un’unica realtà che, è il caso di ricordarlo – sottolinea – è la numero uno al mondo per flotta di ferry passeggeri e per offerta di cabine. In contemporanea con la fusione, la sede legale della nuova compagnia sarà trasferita in Sardegna in modo definitivo”. Onorato, che parla “da uomo di mare abituato a non spargere parole al vento”, si rivolge direttamente ai sardi che “per primi, hanno il pieno e inviolabile diritto a conoscere la verità”. “E la verità – osserva – è che Tirrenia Cin per pochi mesi trasferirà la sua sede legale a Milano, per consentire tutti gli adempimenti preliminari alla fusione con Moby nei tempi i più stretti possibile; condizione questa che non sarebbe stata così certa e rapida mantenendo le sedi legali separate”. “Sul mare – conclude Onorato, ricordando gli oltre 500 sardi che lavorano nel gruppo – non c’è spazio per i se e per i ma. La scelta, che produrrà per la Sardegna solo effetti positivi a partire da quelli fiscali, è stata compiuta e chiunque creda di poter mestare nel fango ha sbagliato indirizzo”
Una vera vergogna per andare in Sardegna in due persone +, auto Civitavecchia Olbia e ritorno, + poltrone la bellezza di 475 euro. e pure con modesto sconto euro target Di questo passo diventa sempre più difficile tornare anche solo per pochi giorni di ferie! e i turisti ancor meno !
La Terrenia ha il monopolio e questa la dice tutta.
È un inutile Bla…Bla….la gente per spostarsi deve programmare. Non può inventarsi un viaggio all’ultimo minuto né aspettare l’ultimo minuto per trovare appunto il last minute! Una pretesa di questo genere è folle e serve a rendere difficoltoso e oltremodo oneroso qualsiasi spostamento.in una mia simulazione per un ipotetico viaggio Civitavecchia- Cagliari A/R ai primi di ottobre una persona in cabina con macchina al seguito costa quasi 300euro con tariffa residenti o nativi(altra presa per i fondelli)!
Non è nemmeno alta stagione, che nn sarebbe giustificato ugualmente…non ci sono motivazioni!
Che non raccontino balle!
A me onestamente il discorso alta o bassa stagione mi sa di presa per i fondelli
La Tirrenia ha il monopolio, quando non c’è concorrenza questo è il risultato. Siamo penalizzati già per tante cose . Ho incontrato una famiglia sulla,tratta Civitavecchia Olbia che per un lutto aveva preso la nave e poi con la macchina raggiungeva il proprio Paese. In aereo sarebbe costato troppo erano quattro persone.
Se voglio andare in Sardegna domani il biglietto di solo andata,è 105 euro. Una famiglia di 4 persone spende più di 800 euro andata,e ritorno.! Molti ci rinunciano perché con 800 euro ti paghi 15 giorni in Puglia. !