A chiusura dell’anno il sito “Cinemaitaliano.info” ha stilato la classifica dei film italiani più premiati nel 2016. Tra questi troviamo al “Bullied to death”, ultimo lungometraggio di Giovanni Coda.
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Da qui deriva l’importanza della graduatoria stilata annualmente dal portale.
ll regista cagliaritano e il suo coraggioso film sul bullismo e l’omofobia hanno così bissato lo straordinario successo mondiale riscosso da “Il Rosa Nudo”.
Sono ben otto i premi internazionali raccolti nell’anno da “Bullied to death” che dopo l’anteprima assoluta di maggio, al Torino Lgbt film Festival, è stato presentato con successo di critica e di pubblico nelle più importanti manifestazioni cinematografiche: Melbourne, Atlanta, Mosca, Amsterdam, Cardiff, Los Angeles. L’ultimo riconoscimento, quale miglior film di fiction, è arrivato dall’Omovies di Napoli, con la seguente motivazione «In un solo film teatro, danza e cinema a testimoniare che la lotta contro l’omofobia e la transfobia passa attraverso la cultura. Un’opera visionaria completa in ogni sua parte».
“Bullied to death” si ispira alla vera storia del giovane J.R. quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 al seguito di una drammatica sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyberbullismo. Alla storia di Jamey si legano quelle di altri giovani gay, lesbiche e trans, vittime di attacchi omofobi, uccisi o indotti al suicidio, in diverse parti del mondo. Il 17 maggio 2071 a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrova unito in una performance commemorativa che attraverserà l’arco dell’intera giornata.
Tendal Mann, giovane attore americano, è il protagonista principale del film, in cui recitano fra gli altri, Assunta Pittaluga, Gianni Dettori, Sergio Anrò, Gianluca Sotgiu, Rachele Montis. Le Voci narranti sono state affidate a Sheri Mann Stewart e Josh Feldman. La colonna sonora è stata curata da Marco Rosano, Cosimo Morleo, Maddalena Bianchi, Irma Toudjian, Arnaldo Pontis e dal gruppo eletro-tecno Les Stik Fluo.
“Sono molto felice dei preziosi risultati ottenuti dal film,- ha detto il regista – risultati che premiano la costanza e l’impegno artistico e sociale che da anni io ed i miei collaboratori portiamo avanti senza non poche difficoltà. “Bullied to Death” è stato accolto benissimo in tutti i Festival in cui è stato selezionato, ricevendo sempre una grande risposta dal pubblico e l’apprezzamento della critica”.
Sul regista sardo il poeta milanese Cataldo Dino Meo ha scritto: “Giovanni Coda ha creato un linguaggio comunicativo assolutamente originale, connotato stilistico ormai riconoscibile alla prima inquadratura, esattamente il risultato espressivo che ottengono solo i grandi artisti. Quei suoi quadri con attori decisamente insoliti, clamorosamente efficaci, quadri viventi di Tragici Greci, dei personaggi di “Nostra Signora dei Fiori” di Jean Genet, che a me personalmente ricordano anche le performance che faceva Mario Mieli, quadri che si avvalgono di una colonna sonora composta da musicisti davvero notevoli, capaci di trasmettere un pathos scaturito dalle profondità del Mito e della Leggenda – quadri struggenti, stupendamente presenti, con la Luce Tagliente e Divina di Caravaggio”.