Si è tenuto venerdì 24 luglio presso il Padiglione CibusèItalia l’incontro “Sardegna, isola della qualità della vita – cibi per la salute dalla terra dei centenari” con cui la Regione Sardegna ha voluto presentare la qualità dei suoi prodotti agroalimentari in relazione alla dieta mediterranea, celebre per le sue virtù e seguita ancora dagli abitanti in alcune zone specifiche della Regione, come l’Ogliastra. All’evento, moderato da Eleonora Cozzella, giornalista dell’Espresso, hanno partecipato Mariette Gerber (specialista in nutrizione ed esperta di dieta mediterranea); l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi; l’etno-antropologa Alessandra Guigoni che ha curato gli aspetti etnoantropologici delle produzioni di qualità certificata; gli esperti in nutrizione Costantino Palmas dell’Università di Cagliari, medico parassitologo, che ha relazionato sul valore culturale del pane come cibo che protegge la salute; Gianni Pes dell’Università di Sassari, medico nutrizionista, scopritore delle Zone Blu nel mondo, che ha evidenziato il ruolo dell’alimentazione per garantire qualità della vita e longevità; l’esperto alimentare Giulio Scatolini Capo Panel della “Guida Oli” del Gambero Rosso che ha illustrato le proprietà dell’olio extravergine d’oliva di Sardegna DOP e il tecnologo alimentare Efisio Scano che ha raccontato le innovazioni introdotte nella filiera del carciofo spinoso di Sardegna.
“La Sardegna è una delle regioni del mondo più longeva” ha affermato il Professor Pes “anzi è solo seconda all’isola di Okinawa, invece per la classifica sulla longevità maschile siamo i primi! Nei miei studi, ho voluto individuare le cause e non sono i fattori genetici. C’è il caso, poi ci sono i fattori ambientali, il fumare e bere alcolici o no, l’alimentazione. Abbiamo scoperto che queste persone per tutta la vita si sono attenuti alla dieta mediterranea, con molti carboidrati, poche proteine, carne due volte al mese, molto olio d’oliva, pane a fermentazione naturale, il minestrone di legumi, ecco..nelle aree rurali si nota il persistere di queste abitudini”. L’evento ha messo in risalto le recenti ricerche sulle scientifiche sulla lunga vitalità di chi abita in Sardegna, che a livello mondiale è riconosciuta come una delle più significative “zone blu”, come si identificano le aree geografiche a maggior tasso di longevità. La prima serata milanese ha puntato i riflettori anche sulle produzioni sarde a marchio Dop e Igp, così da rimarcare le capacità salutistiche dei prodotti tipici e di quelli con un forte legame identitario con il territorio. Al di là degli aspetti promozionali ed evocativi, l’incontro ha voluto puntare sulle solide conferme scientifiche che considerano fondamentale a livello nutrizionale il legame tra cibo, produzione alimentare e territorio.
La serata si è svolta in due momenti distinti. Il primo è stato un vero e proprio talk show, il secondo un cooking show curato dallo chef Roberto Serra, che ha preparato una serie di piatti straordinari utilizzando solo prodotti a denominazione di origine. “A questo proposito sarò breve” ha spiegato l’antropologa Guigoni “sono d’accordo sul fatto che la qualità di vita viene dagli stili di vita. Ma ora soffermiamoci sulle produzioni certificate. L’Italia è leader mondiale dei prodotti certificati. A questi prodotti, sono collegati i consorzi di tutela e quindi possiamo dire che siamo leader nella sicurezza alimentare. I dati del 214 parlano di un giro d’affari di 13 miliardi di euro. Le persone li cercano perché vogliono sentirsi sicure, e poi sono tipici del territorio, sono espressione di una cultura”. L’incontro è stato organizzato da Laore Sardegna, l’agenzia regionale di sviluppo in agricoltura, e dall’assessorato regionale dell’Agricoltura. Prima della fine del semestre, sono previste altri due iniziative, una prevista per giovedì 13 settembre, nel corso della settimana dedicata alla Sardegna, e una per l’11 ottobre.
Convegno interessantissimo, peccato che la zona in cui la longevità è più alta sia solo l’Ogliastra . Tutte le altre zone della Sardegna sono equiparate al resto d’Italia.