Nel team di architetti e ingegneri, anche due giovani ogliastrini, impegnati in uno dei più importanti progetti di ricostruzione nel panorama dell’architettura mondiale. C’è un pezzo d’Ogliastra in nuova Zelanda che darà il suo contributo per la ricostruzione di Christchurc, seconda città del paese, distrutta da un terremoto nel 2011, che provocò 181 morti e migliaia di sfollati. Quattordici, tra architetti e ingegneri sardi (unici italiani), ad essere stati selezionati con un programma di alta formazione promosso dalla regione Sardegna per contribuire a progettare il futuro della città. Nel team che seguirà questo importante progetto ci sono anche due ogliastrini: Simone Criscuolo di Tortolì e Simone Ferreli di Ilbono. “E’ un’esperienza fantastica, non capita tutti i giorni di poter partecipare ad un progetto intrigante e complesso come quello di ricostruzione di una città devastata da un terremoto – racconta l’architetto tortoliese Criscuolo – certo non è facile vivere qui, dall’altra parte del mondo, lontano dalla famiglia, inoltre è un po’ strano perché in questo momento ci troviamo in una città che ad oggi si trova ancora in una fase di transizione, lo definirei uno scenario post strage: alcune strade sono chiuse, case abbandonate, palazzi demoliti. Ma sono molto felice, è una grande occasione”. I quattordici giovani architetti e ingegneri sardi lavoreranno in collaborazione con altri colleghi provenienti dalla Cina, dal Vietnam, dalle Filippine dalla Scozia e tanti altri paesi del mondo. Sono arrivati a Christchurch il 6 gennaio e, dopo oltre 36 ore di volo, si sono messi subito al lavoro. Il loro compito è progettare una nuova città: sono stati organizzati in otto unità progettuali alle quali si uniranno i colleghi provenienti dalle più importanti facoltà di architettura neozelandesi. I team sono coordinati dal professore Alessandro Melis e dal professore Michael Milojevic, entrambi dell’Università’ di Auckland, e da Bernadette Muir e Irene Boles (CPIT). Idee, progetti e strategie saranno presentati alle autorità locali e governative il 4 febbraio. I lavori proseguiranno poi a Auckland con la finalizzazione dei progetti.
CHRISTCHURC E L’IMPORTANTE PROGETTO DI RICOSTRUZIONE: UN PEZZO D’OGLIASTRA IN NUOVA ZELANDA
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