La mappa del rischio evasione nelle regioni italiane, misurata confrontando i redditi dichiarati al Fisco con i consumi delle famiglie indicati dall’Istat, vede il Sud in testa alla classifica, anche se negli anni della crisi peggiora la situazione pure nel Centro-Nord. E’ quanto riporta il quotidiano Il Sole 24 Ore che ha analizzato i dati di tasse e spese.
La Sardegna, col 24,9% di divario, è al quinto posto in Italia preceduta dalla maglia nera Calabria (45,7%), prima in classifica seguita da Sicilia, Valle d’Aosta e Campania. Mentre il Governo ha appena presentato il piano dei controlli per il 2014, che farà leva su una attenta selezione dei contribuenti da sottoporre a verifica, il quotidiano economico ha preso in esame i dati dichiarati in tutte le regioni negli ultimi anni.
In Sardegna nel 2007 i redditi medi erano 11.653 euro contro consumi di 14.536 per famiglia, con un divario quindi del 24,7%. Forbice che è cresciuta nel 2012: 10.944 euro di reddito contro i 13.671 euro di consumi con un stacco del 24,9%. La differenza, però, non è un indice certo di evasione ma potrebbe essere giustificata anche con l’utilizzo di fondi e risparmi messi da parte in precedenza dalle famiglie che hanno quindi speso di più, in quegli anni, di quanto incassato.