IL FILM “IL ROSA NUDO” DI GIOVANNI CODA AL XXVIII FESTIVAL MIX MILANO LA PROIEZIONE IL 21 GIUGNO AL TEATRO STREHER


di Helga St. Haim

Dopo la recente vittoria del “Film For Peace Award” al Festival cinematografico di Gothenburg arriva un nuovo riconoscimento per il pluripremiato film Il Rosa Nudo del regista cagliaritano Giovanni Coda.

Verrà presentato sabato 21 giugno ’14 nella prestigiosa cornice del Teatro Strehler di Milano il film Il Rosa Nudo del regista Giovanni Coda, incluso nella selezione ufficiale del contest nella categoria “Documentario” alla 28ma Edizione del Festival Mix Milano.

[…] Ideato e diretto da Giampaolo Marzi, organizzato da Associazione Culturale MIX Milano in collaborazione con C.I.G. ARCIGAY Milano, e da otto anni ospitato dal Teatro Strehler, il MIX che nell’ultima edizione ha contato oltre 30 mila spettatori e visitatori, si conferma come evento forte e consolidato anche presso un pubblico di addetti ai lavori. L’edizione 2014 proporrà come di consueto circa 100 titoli, suddivisi in lungometraggi, documentari e cortometraggi, con tre giurie formate da esperti e critici di cinema internazionali e nostrani, e con numerose anteprime e titoli all’avanguardia. Accanto ai film trovano posto una serie di appuntamenti off, dalla letteratura ai djset, dal teatro alle feste notturne, fino all’elezione della Queen of Comedy e della Queen of Music […]

Il Rosa Nudo

Paese: Italy

Regia: Giovanni Coda

Produttore: Emilio Milia

Lingua Originale: Italiano

Sottotitoli: Inglese

Durata: 70 min

Proiezione Sabato 21 Giugno ore 20.45

Milano – Teatro Strehler

“Tra le milioni di vittime colpite dalla follia nazista nel periodo della seconda guerra mondiale il francese Pierre Seel, fu imprigionato nel campo di concentramento di Schirmeck perché omosessuale. Sopravvissuto a questa esperienza terrificante, fatta di torture e umiliazioni, Seel, dopo la fine del conflitto, si è sposato, è diventato padre, cercando di vivere una vita normale. Nel 1982, però, è il primo a denunciare le terribili vicende che lo hanno accomunato a migliaia di altri omosessuali, marchiati come lui con il triangolo rosa: un coming out clamoroso che aggiunge altro orrore all’orrore. Il rosa nudo, prendendo spunto dalla sua autobiografia Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel, racconta in maniera teatrale ed evocativa l’Omocausto, soffermandosi anche sulle teorie scientifiche per la cura dell’omosessualità di Carl Peter Veernet, che hanno aperto la strada alle persecuzioni naziste.”

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