I 140mila euro raccolti dalle associazioni Libera, Csv Sardegna solidale e Co.Ge Sardegna nell’ambito della campagna di aiuti per l’alluvione del novembre scorso, sono stati consegnati o alle comunità colpite in occasione di una cerimonia nella piazza del comune di Onanì, presente Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente nazionale di Libera. A ricevere il denaro, i sindaci di Onanì, Torpè, Olbia e Terralba. “Venticinquemila euro – ha spiegato Giampiero Farru, presidente di Csv Solidale – sono andati alla Caritas diocesana di Tempio Olbia per l’aiuto diretto alle famiglie, altri 25mila euro è la cifra totale a copertura dei vaucher che il Comune di Olbia darà alle famiglie più colpite da Cleopatra. Ventimila euro vanno invece al comune di Terralaba e altri 25 mila all’associazione ‘Santu Torpè’ di Torpe che aiuterà i cittadini del paese che ancora faticano a rialzarsi dal disastro. Infine – ha concluso Farru – ci sono 40mila euro che sono serviti all’acquisto del pullmino donato a Onanì nell’ambito del progetto ‘Ritornare a scuola’ e questo consentirà ai ragazzi, che vivono ancora la condizione di semi isolamento, di viaggiare nei paesi vicini per seguire le lezioni”. “Essere qui oggi per me – ha detto Don Luigi Ciotti, accolto da un grande applauso – è un piccolo segno di condivisione del dramma che avete vissuto, ma anche il momento in cui posso manifestare la stima, l’affetto e la riconoscenza per questa terra meravigliosa e amara. Il mio primo pensiero va ai 22 morti e un disperso di quel maledetto giorno dell’alluvione”. “La cifra che stiamo consegnando – ha aggiunto il fondatore del gruppo Abele – è un gesto di solidarietà piccolo piccolo che però non basta. Vorrei vivere in un Paese dove c’è meno solidarietà e più diritti e più giustizia per tutti”.
Per Don Luigi Ciotti “ci vogliono azioni proporzionate ai disastri. La parola che manca nella Costituzione italiana – ha chiarito – è la parola verità: da 22 anni in Italia si attende l’introduzione delle leggi per i reati contro l’ambiente nel codice penale, una legge che è già passata alla Camera, ma che è ferma al Senato alla commissione Ambiente e Giustizia”. “Da questo piccolo paese della Sardegna – ha proseguito – vorrei chiedere con forza il completamento di questo iter legislativo, ma anche investimenti giusti per prevenire i disastri ambientali. Perché a questi disastri non contribuisce solo chi fa il male, ma anche tutti coloro che guardano e lasciano fare”. Settantasette le associazioni presenti a Onanì: praticamente tutte quelle che hanno lavorato nell’emergenza. Presenti tutti i sindaci dei paesi più colpiti dall’alluvione, Clara Michelangeli di Onanì, Antonella Dalu di Torpé, Gianni Giovannelli di Olbia, e Pietro Paolo Piras di Terralba. Con loro l’europarlamentare del Pd Renato Soru, mons. Mosè Marcias della diocesi di Nuoro e mons. Sebastiano Sanguinetti della diocesi Tempio Ampurias. “La solidarietà in occasione del ciclone – ha commentato il primo cittadino di Onanì – è stata una macchina perfetta, l’unica nota positiva dentro una catena di inefficienze”. “E’ stato un momento di grande emozione per tutti noi, ci siamo sentiti davvero tra amici – ha aggiunto il sindaco di Olbia Giovannelli – Così come amiche abbiamo sentito le persone che da tutto il mondo ci hanno inviato queste donazioni, persone alle quale va oggi il nostro ringraziamento. A Olbia la cifra maggiore dei fondi andrà a quelle famiglie che hanno ancora la casa vuota o a coloro i quali serve un macchina per andare a lavorare”.
buon giorno,sono un alluvionato di Terralba ed ho subito parecchi danni nella mia prima abitazione,ho sentito di fondi della caritas che si potrebbero avere ad uso personale,è possibile sapere come richiederli?ringrazio di cuore per la vostra opera già svolta con un affettuoso saluto