di Paolo Pulina
Domenica 17 novembre 2013, il Comune di Sutri (Viterbo) in collaborazione con l’Aeronautica Militare, il Comune di Ploaghe (Sassari), la FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), la Scuola Marescialli Allievi Marescialli Comando Aeroporto Viterbo, il Comune di Capranica, il Circolo culturale sardo “Andrea Parodi” di Rignano Flaminio-Terni-Perugia, la Regione Autonoma della Sardegna, hanno organizzato la manifestazione “Martiri di Sutri, 70° anniversario: 17 novembre 1943-17 novembre 2013”.
Chi sono i “martiri di Sutri”. Il mattino del 17 novembre 1943 da reparti delle SS tedesche furono catturati in territorio di Capranica (in provincia di Viterbo) 18 giovani avieri, sbandati in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943. Nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo un rapido interrogatorio, furono portati su un autocarro in località Montefosco del vicino comune di Sutri. Fatti scendere, furono invitati a dirigersi verso un fosso. Mentre si incamminavano nella direzione indicata furono mitragliati alle spalle. I tedeschi non mancarono di sparare anche un colpo alla nuca a ciascuno di essi. Uno di loro riuscì comunque a salvarsi: Fernando Zuddas di Sardara (Cagliari), sebbene ferito, raggiunse una strada provinciale dove fu raccolto da due cittadini di Sutri; fu lui quindi a raccontare i particolari del massacro. Dei 17 caduti le salme finora identificate sono quelle di Piero Contini di Giuseppe da Oristano; Giuseppe Canu, di Serafina Canu di Dorgali; Giuseppe Deroma di Ambrogio da Osidda; Sebastiano Pinna, di Giovanna Pinna da Osidda. Di 10 militari si conoscono i nomi ma non sono state identificate le salme: Mè Nino di Francesco; Mezzettieri Giovanni di Francesco; Cossiga Salvatorico di Pietro Luigi; Mulas G. Battista fu G. Maria; Pilo Gavino di Gavino (tutti e cinque di Ploaghe); inoltre Barcellona Pietro di Priamo; Mereu Pasqualino di Antonio da Oristano nonché Piras Efisio di Giuseppe da Iglesias, Emilio Coni e Salvatore Meloni. Era ignoto fino a ieri il nome delle altre tre vittime della barbarie nazista. I tedeschi uccisero anche un giovane capranichese.
Ecco come si è svolto il programma. Nella piazza del Comune, affollata di sutrini e di sardi, si sono resi gli onori alla bandiera e ai gonfaloni da parte della Banda musicale dell’Aeronautica Militare e degli Allievi Marescialli della Scuola Marescialli A. M. Comando Aeroporto Viterbo. È seguita l’esibizione della Banda musicale di Ploaghe.
Sono quindi intervenuti i sindaci di Sutri (Guido Cianti), di Capranica (Angelo Cappelli) e di Ploaghe (Francesco Baule), il rappresentante dell’Esecutivo FASI, Paolo Pulina, e il colonnello Eugenio Rovazzani, comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare e dell’Aeroporto di Viterbo.
Dopo la messa solenne celebrata dal parroco don Fernando José Cruz nella Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, il corteo, accompagnato dalle note della Banda musicale di Ploaghe, ha raggiunto il Cimitero Comunale: dopo la deposizione delle corone dei Comuni di Sutri, Ploaghe ed Oristano, la Banda musicale dell’Aeronautica Militare ha reso gli onori ai caduti presso il sacrario monumentale a loro dedicato. L’assessore allo Sport del Comune di Sutri, Raimondo Zuchi, cultore di storia locale, ha non solo letto i nomi conosciuti (incisi nell’imponente monumento) di 14 degli avieri trucidati ma ha anche rivelato che ricerche d’archivio andate a buon fine hanno consentito di conoscere anche i nomi dei tre che risultavano fino a poco tempo fa ignoti (si tratta di Giuseppe Riu, Salvatore Manca, Francesco Manca: in una prossima pubblicazione si spera di poter dare anche il nome dei paesi di origine). L’assessore alla Cultura, Ercole Fabrizi, ha dato notizia del lungo messaggio di solidarietà inviato agli organizzatori della manifestazione memoriale da parte della senatrice sarda M5S Manuela Serra.
In chiusura della manifestazione, in località Montefosco (dove avvenne l’eccidio), è stata la Banda musicale di Ploaghe a rendere gli onori ai caduti sardi presso il cippo celebrativo del loro sacrificio.