LASCIARE L'ISOLA E' STATA LA SCELTA GIUSTA: DA OTTO ANNI GIANNI MASSA E' MANAGER A DUBLINO IN IRLANDA

Gianni Massa


di Giovanni Runchina *

«Un razionale spirito d’avventura». Così Gianni Massa racconta di aver vissuto la scelta di emigrare: era il 2002, in tasca la laurea in Economia e Commercio conseguita all’università di Cagliari e alcune esperienze nel settore marketing. Qualche tempo e molti sacrifici dopo, il quarantaduenne originario di Uras è diventato manager di successo. La sua patria lavorativa è l’Irlanda, precisamente Dublino, dove da otto anni lavora per il colosso dell’informatica Microsoft: «Ho svolto diversi incarichi partendo dal dipartimento di Customer Care – racconta – e ora ricopro il ruolo di Global Operations Account Manager curando le relazioni commerciali tra Microsoft e due tra i suoi maggiori partners nei paesi nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia). Io svolgo il ruolo di interfaccia tra la mia azienda e le due società, affinché molte delle policy decise da Microsoft siano poi implementate correttamente dai partners commerciali»Il tempo libero lo dedica a due grandi passioni: la pallavolo e la cura del sito sardiniandreams.com creato assieme all’irlandese Anndrea Wilson: «Promuoviamo l’isola come destinazione turistica per i vacanzieri irlandesi e non solo». In Irlanda, Gianni Massa ha potuto concretizzare sia la voglia di vivere all’estero, sia l’opportunità di realizzarsi sotto il profilo professionale: «Un professore universitario mi aveva letteralmente detto di cercare la mia strada fuori, disse che per me non c’era spazio nell’isola. Parole forti che non avevo ben capito al tempo. Dopo scoprii che anche le sue due figlie erano emigrate in Inghilterra e si erano felicemente affermate nei rispettivi campi. Tuttavia – chiarisce – non direi che sono scappato in cerca di fortuna, preferisco dire che il desiderio di partire aveva incontrato la necessità di trovare la mia strada a livello professionale». Il tempo e i risultati hanno confermato la bontà della decisione: «E’ la migliore scelta che ho fatto, nonostante alcune difficoltà e perplessità iniziali nel recidere il cordone ombelicale con la mia terra. Mi ha dato moltissimo; innanzitutto mi ha insegnato a cavarmela da solo in un paese straniero del quale non parlavo neanche la lingua. Ho anche sviluppato capacità di adattamento e flessibilità e acquisito una mentalità aperta, grazie alle amicizie e conoscenze con persone di tutto il mondo. Sul piano professionale poi mi ha dato l’occasione di inserirmi una grande multinazionale e in un ambiente molto interessante e dinamico». Cuore e cervello per una scelta di vita e che Gianni Massa usa anche per descrivere il suo rapporto con l’isola: «Gli aspetti paesaggistici e culinari mi mancano tutti, così come gli amici con i quali tengo i contatti quasi esclusivamente via internet. Rientro in Sardegna diverse volte l’anno e ci trascorro almeno tre settimane consecutive in estate. Non ho alcun rimpianto per averla lasciata e questo lo dico con forte rammarico poiché tante persone emigrano per necessità. Purtroppo però ogni volta che torno, capisco di aver compiuto la scelta giusta; ci sono spazi ridottissimi per la propria affermazione personale e professionale. Rispetto al 2002, anno della mia partenza, le cose sono addirittura peggiorate: più disoccupazione, maggiore povertà, insomma un modello sbagliato che va cambiato». La crisi, che da noi pare non avere fine, è arrivata anche in Irlanda dove tuttavia c’è stata una reazione forte: «L’Irlanda ha sempre cercato di essere fedele ad alcuni principi che le stanno permettendo pian piano di tornare competitiva; qui s’investe sulla conoscenza e si agevolano le start up, c’è connessione tra università e tessuto imprenditoriale e si scommette sulle nuove tecnologie. Inoltre esistono corposi incentivi fiscali per le aziende che reinvestono gli utili creando nuovi posti di burocrazia pubblica è snella ed efficiente”. Uno spaccato utile che Gianni Massa ci restituisce grazie alla sua condizione di emigrato in cui il viaggio occupa un ruolo centrale e che lui consiglia, soprattutto ai giovani: «L’importante è inseguire ambizioni e desideri, mettendosi in gioco. Se la Sardegna non offre terreno fertile per la propria realizzazione personale in qualunque campo, è utile partire quanto prima. Vedere come si vive in altri ambienti è un’ottima opportunità per accrescere le proprie conoscenze, imparare a vedere le cose da altri punti di vista. Inoltre aiuta a scoprire se stessi tirando fuori risorse e abilità che non si pensava di avere. Non bisogna mai farsi condizionare dall’ambiente circostante e avere sempre il coraggio di sfidare se stessi. Non possiamo permetterci di aspettare che la fortuna ci bussi alla porta e bisogna andarle incontro, magari prendendo un aereo. Sarà un viaggio avventuroso e non sempre agevole ma – conclude- ne varrà certamente la pena».

* Sardinia Post

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