di Pierpaolo Falchi
“Battono i tamburi il ritmo di fuoco dei cavalli. Il volto celato della maschera, il cavaliere è solo in mezzo alla folla. Una spada in mano, la speranza nella buona sorte e nel cavallo alato. Corri verso la stella. E non fallire!!!” La mattina dell’ultima Domenica e Martedì di carnevale la sveglia suona presto, alle 6 sono giù dal letto e come tradizione vuole, vado a ricevere la benedizione presso la chiesa di Nostra Signora Del Rimedio, segno della Croce, Santa Messa e Preghiera. Corro in scuderia sollevato ed in pace con il nostro Padre Eterno, a lui affiderò la mia giornata per non tradire la fiducia e le attese di chi dietro le quinte, ha collaborato con tanta parsimonia. Arrivo in scuderia ed attendo Su Cumpoidori, perché se viene, vuol dire che sono tra i papabili per la discesa in “sa Sea De Santa Maria”, Sarei uno di qui cavalieri chiamati a sfidare la sorte, Gli auguri di rito sono veloci, tutti abbiamo fretta … Si sono fatte le 11 e tra vernaccia e amaretti mi avvio in compagnia dei miei compagni per indossare il costume per la grande festa, necessita presentarsi all’appuntamento in modo decoroso e consono al livello della manifestazione,terminata la vestizione, tra battute e risate, mi avvio dal mio destriero, l’emozione mi avvolge è arrivato il momento di salutare i parenti e amici, intravedo i miei genitori ed è veramente difficile trattenere le lacrime, in fondo tra di noi scorre il sangue della Sartiglia. Puntualissimo arrivo alla vestizione del Capo Corsa, giusto il tempo di intravedere i mie colleghi Sartiglianti, lo squillo della trombe ed il rullo dei tamburi preannuncia l’uscita de Su Compoidori, D’istinto mi faccio il segno della croce e con il cuore a mille, seguo il lungo corteo che mi conduce nello slargo delle carceri, fiumi di folla mi indicano la strada, di colpo mi rendo conto che il battito del mio destriero aumenta il suo ritmo, non sento più lo scalpitio degli zoccoli, sono in sa Sea De Santa Maria. Velocemente mi avvio nello slargo di Sant’Antonio e li attendo di essere uno dei prediletti , l’attesa è snervante ma piacevole, tra battute e sfottò mi trovo davanti Su Compoidori che con la sua eleganza mi invita a salire per la consegna delle spade, a gruppi di 5 saliamo fino alle carceri ed inizia la contesa per chi scende per primo, come sempre scendo per ultimo, così mi hanno insegnato per dare rispetto agli “anziani”. Il fatidico momento è arrivato ed irrompo al galoppo sfrenato lungo il percorso, il vento sibila nelle mie orecchie e la folla incoraggia il mio destriero, indirizzo il cavallo nella traiettoria corretta in modo tale da trovarmi la stella proprio sotto il naso, d’istinto tendo il braccio e cerco la fortuna, sento lo scintillio della stella che infilzata dalla spada ruota vertiginosamente, la folla impazza ed il respiro viene soffocato dal cuore oramai in gola, e la vittoria la gioia e la speranza, ma soprattutto aver vinto la scommessa di non fallire!!!