Dura protesta dei lavoratori precari dei CSL della Provincia di Oristano, che insieme ai colleghi delle altre Province sarde e dei Cesil, anche loro senza contratto dallo scorso 31 dicembre 2012, continueranno a prendere parte al presidio permanente, allestito in viale Trento a Cagliari, fino a quando non saranno convocati dall’Agenzia Regionale per il Lavoro, per la firma dei contratti.
In un comunicato diffuso questo pomeriggio dicono che nonostante in qualche giornale fosse stato “annunciata la loro imminente riassunzione, i 42 operatori precari dei CSL della Provincia di Oristano precisano di essere, ad oggi, ancora SENZA CONTRATTO” e continuano sottolineando che “l’approvazione in Consiglio Regionale dell’emendamento, che prevede il loro inserimento presso l’Agenzia Regionale per il Lavoro, è solamente il primo di una lunga serie di provvedimenti che dovranno essere presi per poter consentire agli operatori di riprendere servizio. Pertanto – comunicano agli utenti – che i disagi nell’erogazione delle attività indicate nella “Carta dei Servizi per il Lavoro”, emersi nel mese di gennaio, proseguiranno anche per i prossimi mesi”.
Non bastavano le tante incertezze nel futuro di chi è senza un lavoro, si doveva anche aggiungere quest’altra mazzata sul capo di chi il lavoro dovrebbe trovarlo a chi ne è alla disperata ricerca. Una situazione che ha veramente dell’incredibile, frutto forse anche di questa inesauribile crisi, ma sicuramente anche di errori di gestione e programmazione, che stanno ulteriormente aggravando la situazione.
Ma non sarà il caso che restino a casa o che aprano questi posti a concorsi pubblici aperti a tutti senza imbrogli?