Un prezioso ed unico contributo operato dall’ Associazione culturale sarda di Zurigo, per far conoscere tra la collettività italiana momenti della nostra storia culturale e musicale.
Anche quest’anno, il salone della Missione Cattolica italiana di Zurigo, ha ospitato il tradizionale “Concerto di Natale”, ribattezzato “Concerto per l’Epifania”, essendo stato spostato al 6 gennaio 2013. L’organizzazione perfetta e tempestiva attuata dal Circolo sardo “Efisio Racis” di Zurigo ha reso possibile lo svolgimento di questa manifestazione molto attesa, alla quale è accorso un pubblico numerosissimo che ha gremito la sala fino all’ultimo posto; spettatori provenienti sia dalla comunità sarda, sia da quella italiana e anche svizzera. Lo spettacolo, offerto dal Circolo sardo di Zurigo in collaborazione con la Federazione dei Circoli sardi in Svizzera, è stato aperto con un breve saluto da parte del Presidente onorario Domenico Scala. Dopodiché un trio formato da Stefano Lai (flauto dolce), Ignazio Atzori (violino) e Antonia Hösli-Caflisch (violoncello) ha eseguito musiche del barocco italiano e spagnolo: Andrea Falconieri – Ciaccona; Antonio Vivaldi – Concerto in sol minore, Alessandro Scarlatti – Sonata, Tomaso Albinoni – Concerto in la minore, Cristóbal Galán – tre brani. Interessante e particolare era la musica di Cristóbal Galán, maestro spagnolo che lavorò tra il 1653 e il 1656 a Cagliari come cantore, organista e maestro di cappella. Nell’occasione Stefano Lai ha illustrato al pubblico la vita musicale e culturale della città di Cagliari (e di altre città sarde come Sassari, Alghero e Iglesias) nel ‘600, spiegando così in quale contesto il maestro Galán lavorò nel suo breve soggiorno cagliaritano. Galán, molto apprezzato a Cagliari, fece, dopo il suo rientro in Spagna, una carriera strepitosa fino a diventare maestro della cappella reale a Madrid. Il pubblico, interessato e attento, ha avuto così la possibilità di conoscere un’altra pagina quasi sconosciuta della storia culturale e musicale della Sardegna. La bravura dei concertisti (due sardi e una con radici italiane), che collaborano con istituzioni culturali di rilevanza nazionale ed internazionale è stata segnata dai continui e scroscianti applausi del pubblico entusiasta che, alla fine ha più volte chiamato i tre interpreti alla ribalta con intensi applausi. I musicisti hanno ringraziato suonando il famosissimo brano “Non potho reposare” come bis. Dopo il concerto è stato offerto un rinfresco, dove il pubblico, il Direttivo del Circolo “Efisio Racis” e i musicisti hanno potuto degustare prodotti caratteristici della ricca e prelibata tradizione dolciaria e agroalimentare sarda e brindare con Vermentino o Prosecco all’anno nuovo.
Sono interessato a ritrovare il mio ex allievo Ignazio Atzori grande violinista. potete aiutarmi? Marco Ravasio Prof.di musica da camera al conservatorio di Milano
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