redazionale Tottus in Pari
Rossella Urru, la giovane cooperante di Samugheo liberata dopo nove mesi di prigionia nel deserto africano, sarà la prima donna a ricevere il “Sardus Pater”, onorificenza assegnata dalla Regione a cittadini italiani e stranieri che si sono distinti nel campo culturale, sociale e morale e che abbiano dato lustro alla Sardegna. E’ stato il presidente Ugo Cappellacci, di concerto con l’assessore della Pubblica istruzione Sergio Milia, a proporre alla Giunta il riconoscimento, ricordando che in questi lunghi mesi l’opinione pubblica ha visto nella giovane cooperante un esempio di abnegazione, generosità e solidarietà. “La comunità internazionale ha potuto così conoscere – ha aggiunto il Governatore – una nuova dimensione di quella ‘Sardegna, quasi un continente’, come l’ha descritta nell’omonima opera lo scrittore Marcello Serra, con le splendide fotografie di Chiara Samugheo”. “Il presidente della Regione, per onorare i valori rappresentanti dalla testimonianza civile della cooperante Rossella Urru, donna modello della Sardegna migliore dei nostri giorni, propone alla Giunta – si legge nella motivazione – di assegnale il Sardus Pater 2012 anche come riconoscimento per l’alta valenza sociale della sua attività, ovvero la testimonianza della pace, l’impegno sociale, la fraternità dei popoli, la disponibilità ad aiutare chi soffre, l’aiuto alle popolazioni del mondo che stanno peggio di noi, l’integrità morale e la dignità di donna che lavora come sarda e come cittadina del mondo”.
Il Sardus Pater era stato assegnato negli anni scorsi a Giovanni Lilliu e al prof. Antonio Cao.
ok ma se non l’avessero rapita………