di Giampaolo Pisanu
Alverio PODDA e Sebastiano SANNA, da tanti anni a Livorno, hanno voluto festeggiare 40 anni di conoscenza ed amicizia, con le loro famiglie, assieme a gli Amici più stretti, organizzando una “GIORNATA INCONTRO DELL’AMICIZIA” alla sarda. L’11 dicembre ha visto la nostra sede di Livorno vestirsi a festa con innumerevoli manifestazioni di affetto, gioioso, ma sobriamente contenuto, scambiate tra le famiglie e tra gli invitati. Ecco, allora, come d’incanto, l’irrompere della nostra musica, de “su ballu sardu”, dei nostri mai sopiti ricordi, solo accantonati, in immagini di fotografie e di filmati, le pacche sulle spalle, l’insorgere improvviso di sopravvenuti episodi di vita trascorsi insieme. Brani di esistenze vissute con quella particolarissima fratellanza che accomuna ed amalgama gli animi sensibili di coloro che portano addosso la ferita di uno sconvolgente allontanamento dalla terra d’origine e dagli affetti. Sentimenti che si rinnovano, amplificandosi, allorquando il cuore vede, tra gli strilli dei gabbiani che si intrecciano in volo e si rincorrono in mille acrobazie, affievolirsi i contorni della propria casa solcando quel mare, stupendo, ma ancor oggi difficile ostacolo, ripercorso, ad ogni ritorno, con l’ ansia di rinnovare la gioia di immergersi negli impareggiabili, indescrivibili sensazioni di amati profumi e di irripetibili colori, e dell’amore dei propri cari. C’erano tutti, i “vecchi” fondatori, le mogli, i figli ed i nipotini particolarmente partecipativi alla festa, a stringere Alverio e Sebastiano con il loro abbraccio di accorato affetto, esaltato da quella magica atmosfera di serenità, creatasi. Puntuale, poi, preceduto dall’ inconfondibile profumo, l’arrivo de “su porceddu”, preparato dai nostri due anfitrioni con la maestria che li contraddistingue, servito dalle rispettive consorti e da volontarie su tavole imbandite a festa, per l’occasione. Padre Lorenzo, l’invitato d’onore, Parroco di San Ferdinando, antica Chiesa de “LA VENEZIA” nel cuore di Livorno, che ospita la nostra sede,ha impartito la benedizione ai presenti ed all’avvenimento. Giampaolo Pisanu, dopo una simpatica apertura di Antonio Deias, ha quindi recitato in onore di Sebastiano e Alverio i toccanti versi di una poesia di Kahlil Gibran:
“Cos’è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell’amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca.”
A seguire, da ogni tavolo sono stati letti brevi versetti dello stesso Autore, inneggianti anch’essi all’Amicizia. Finalmente, la degustazione del pranzo, preparato con prodotti, tutti rigorosamente sardi, ha definitivamente conciliato, bandendo la latente commozione, tutti gli animi alla festa: sono risuonate sane e scroscianti risate ed i nostri canti, intonati da alcuni amici della Corale polifonica “G. Sedda”. L’immancabile brindisi finale, preceduto da un breve, molto commovente e sentito discorso dei due festeggiati ai quali i presenti hanno offerto alcuni simpatici doni a ricordo dell’incontro di amicizia, ha suggellato la parte centrale della giornata, proseguita sino a sera inoltrata e culminata con la cena finale.
grazie di tutto! Io sono ancora a Nuoro e mi tratterrò
ancora fino a fine gennaio. Ti mando un breve testo per
il tuo sito; si tratta di quel volume con testi inediti
della storia sarda. Bonas festas a tottus, Giuanne
Una bellissima giornata…….