Il 19 novembre 2011, l’ Associazione Culturale Sarda “QUATTRO MORI” di Livorno, onorata dalla adesione di Personalità Pubbliche, ha presentato, nella propria sede, ai Soci convenuti con le loro famiglie ed a numerosi cittadini livornesi, sempre più affascinati e legati alla Sardegna ed alle sue tradizioni, l’opera/diario “PICCOLI UOMINI, GRANDI SPERANZE” del nostro conterraneo Antonio Strinna.
La nutrita partecipazione della comunità cittadina, è riferibile al suo costante coinvolgimento nell’ Universo culturale e sociale sardo, espresso in una serie di Convegni storici, manifestazioni d’arte, gastronomiche, sportive e folcloristiche organizzate periodicamente dal Circolo.
I principali “fiori all’occhiello”, qualificanti testimoni della nostra cultura, sono stati il Prof. Francesco Cesare CASULA, gli scrittori Nello RUBATTU e Alberto Mario DELOGU ed ora il poliedrico poeta, romanziere e compositore Antonio STRINNA, oltre a prestigiosi artisti del folclore isolano.
Idea vincente e pagante, quella del Direttivo del “QUATTRO MORI” livornese nel volerne la presenza.
Ma, ecco, irrompere inattesi nella Corte della Chiesa di S. Ferdinando e nel Salone della Corale e delle Assemblee, gremita, ne “La Venezia” di Livorno, il rombo dei blindati, il crepitio degli spari delle mitragliatrici, le assordanti e devastanti deflagrazioni di bombe in una atmosfera rovente ed irrespirabile.
Poi, come tiepidi raggi di sole, come miraggi di placide oasi nel dolore, il sussurro di silenziose marce tra sassi e sabbie di sconfinati e inaccoglienti deserti, la dolcezza di furtive carezze a popolazioni diseredate da tutti, la potente forza dei sogni, delle speranze e dei sentimenti di giovani buoni e coraggiosi venuti da un lontano lembo di terra immersa nel mare più bello del mondo: “S’ISOLA”.
Si, ora tutti avvertiamo le tinte decise dei colori dell’erba che ricopre la nostra terra, il ruggito del mare e gli effluvi degli intensi aromi con cui i fiori e le piante arricchiscono i venti e le brezze che ci danno vita, forza, speranze.
Sono colori e profumi trasportati dai nobili sentimenti, dai sacrifici, dalla generosità dei nostri soldati, forgiati e plasmati dalla solida cementata essenza della Brigata Sassari, sempre pronti a dare “SA VIDA PRO SA PATRIA”, all’unisono ed in sintonia con il motto “FORZA PARIS”.
In quei momenti, ascoltando dalla viva voce dell’Autore la precisa ricostruzione dei frammenti di vita e dei pensieri raccontati dai nostri stessi “ragazzi”, tra gli astanti toscani si è innescato, dopo un primo moto di ammirazione per i nostri militari, la immediata assimilazione con i loro congiunti, operanti nelle medesime situazioni di rischio e pericolo, per il bene di popoli martoriati da tirannie e povertà.
Ben palpabile l’orgogliosa, seppur a stento malcelata e contenuta, commozione della platea che annovera la presenza di ufficiali in congedo con ancora cucite sulla pelle le mostrine della “Sassari”, nel rivivere le testimonianze raccolte nel libro, cullati dalle note dell’inno “DIMONIOS”, dagli struggenti versi evocativi della poesia “PERAULAS” e dal grido incontenibile ed irrefrenabile d’ amore e dolore espresso da una madre per la perdita del figlioletto nello splendido canto “BADDE LONTANA”.
In questa magica atmosfera, l’ opera di Antonio Strinna è stata stigmatizzata, evidenziandone la poliedrica formazione artistica che prende corpo dalla natura selvaggia, ma dolce, del territorio di Osilo, nella valle di San Lorenzo, ove è nato, poco distante da Sassari.
Dalla natia provincia nascono, in stretta coesione con tanti amici, le sue esperienze, gli slanci e le passioni, trasferite, poi, nelle sue opere.
Da qui, prestigiosi traguardi perseguiti con tenacia e convinzione e conseguiti sia negli sport, sia nelle attività artistiche in cui si è cimentato ed espresso.
Il tutto, sempre coniugato ed intessuto di interesse e d’amore per le persone e per quanto accade nella vita di ogni giorno.
Le “creazioni”, le invenzioni artistiche, le presenze e gli interventi anche in campo televisivo, con sigle musicali, canzoni e composizioni, sono davvero tante e possono essere facilmente consultate in internet, anche nel sito di Antonio.
L’ Autore di questo romanzo ha iniziato, giovanissimo, la collaborazione con personaggi del calibro di Salvatore Pintore, Giovanni Fiori, Antonio Costa, Fabrizio De Andrè, Francesca Donara, i gruppi degli “OROLACHE” e dei “BERTAS”, per citarne solo alcuni.
Con loro, ed altri artisti di spicco, Antonio STRINNA ha collezionato un invidiabile “medagliere” di consensi, successi, primi premi, frutto della capacità di “condire” i suoi racconti, poesie e canzoni con un innato senso lirico ed estetico.
“TUTTO ACCADE”, “LA MASCHERA STRAPPATA”, “BADDE LONTANA”, citando solo alcune delle sue opere, coinvolgono il lettore in ricordi, sensazioni e sentimenti che sempre toccano l’anima e la incidono, per il futuro.
“PICCOLI UOMINI, GRANDI SPERANZE” è il diario di tanti nostri fratelli in uniforme, Italiani, Sardi, che servendo una delle nostre più prestigiose icone, riconosciuta dovunque simbolo delle nostre migliori tradizioni e sentimenti, onorano la Sardegna e l’ Italia: la “BRIGATA SASSARI” verso la quale tutti fanno tanto di cappello.
Quei “NON SARDI” che hanno avuto la BUONA SORTE di far parte della Brigata, testimoniano sempre l’orgoglio di averne fatto parte e di essere per sempre legati ad essa ed alla Sardegna, sedotti dalla nobile dignità e dallo spirito solidale e di appartenenza oltre che dalle doti umane espresse dai militari della Brigata.
Questa nostra formazione militare nacque nel 1915, primo anno della Grande Guerra, dalla fusione dei Reggimenti 151° di Tempio Pausania (SS) e 152° di Sinnai (CA), unificando e cementando, di fatto, tradizioni e costumi di ogni parte dell’Isola.
Storicamente, comunque, La Brigata prese spirito di gruppo e di appartenenza dal Reggimento spagnolo-aragonese “TERCIO DE CERDENA” nato nel 1565, partecipante anche alla Battaglia di LEPANTO nel 1571, con 400 artiglieri sardi che furono tra gli eroici artefici della vittoria sugli inglesi.
Il Tercio de Cerdena divenne poi, REGGIMENTO DI SARDEGNA, nel periodo Sabaudo e, successivamente “CACCIATORI DI SARDEGNA e “CORPO DI ARTIGLIERIA DELLA SARDEGNA” con i Savoia, e, infine, “BRIGATA CAGLIARI” nel 1862, in concomitanza con la nascita dell’Italia.
Le azioni militari ed umanitarie, i sacrifici, gli onori, gli alti riconoscimenti conseguiti dalla Brigata SASSARI sono noti per gli innumerevoli, ed eroici interventi a favore delle democrazie nel mondo, a difesa di popolazioni oppresse.
Antonio Strinna in quest’ opera, oltre a dare giusto lustro alla storia della Brigata Sassari, dipinge a calde tinte la vita dei nostri militari attingendo tonalità ed intensità dai loro sentimenti, dai loro racconti, dall’affetto e dall’amore innato che ne nobilita le espressioni, fotografandone la grande dignità, l’altruismo e la saggezza che caratterizza le loro storie.
Alcuni toccanti passaggi, tratti integralmente dal libro:
“Come poteva non sognare ancora, a venticinque anni, il soldato Alessandro? Talvolta senza neppure rendersene conto, sognava, e intanto guardava verso l’alto: aspirazioni e prove da affrontare, insieme. Era il suo modo di essere -amici e colleghi lo conoscevano bene – ; di essere e di vivere, con il suo spirito allegro e generoso.”