di Giuseppe Murtas
La musica è un veicolo universale che unisce i popoli, la passione e il sentimento sanno arrivare al cuore di chi ascolta anche quando non si capisce la lingua di chi sta cantando. Un esempio di quanto appena detto lo si è avuto alla festa organizzata dall’Associazione Sarda del Queensland. Sotto la premurosa supervisione del presidente Giuseppe Murtas e l’entusiasmo di quanti sono intervenuti per l’occasione si è potuto apprezzare un bel momento di condivisione e divertimento, il tutto coronato dalla buona musica ‘’Made in Sardinia’’ affidata alla professionalità della cantautrice sarda Maria Luisa Congiu e alcuni dei suoi musicisti. Dopo aver degustato i sapori della cucina italiana si è dato il via alla musica, canzoni in lingua sarda e italiana con sonorità che viaggiano fra la tradizione popolare e la moderna pop, strumenti moderni affiancati da altri antichissimi la cui storia si perde nella notte dei tempi. Ad accompagnare la voce flautata di Maria Luisa Congiu sono intervenuti il maestro Giuseppe Orrù che si è dilettato nel far ascoltare i suoni arcaici delle Launeddas, solittu e benas; Pasqualino Puligheddu nell’accompagnamento con la tipica chitarra folk sarda e il pianista Pier Franco Meloni. Lo spettacolo si è aperto con un video clip dedicato alle bellezze della Sardegna realizzato dal Presidente che successivamente ha speso parole di encomio per il contributo della regione Sardegna ringraziando anche quanti si prodigano nel valorizzare e divulgare la cultura sarda all’estero .
Dalle canzoni tipiche sarde come “no potho reposare” e “trallallera” ai brani scritti da Maria Luisa come “festa paesana” e “coros cantende”. Essendo presenti molti italiani non sardi oltre che australiani etc la Band ha voluto omaggiarli anche con alcune classiche canzoni italiane come “‘o sole mio”, “mamma”, “chitarra vagabonda” etc, La serata ha avuto un percorso coinvolgente, emozionante e fluido terminando con delle tipiche danze sarde alle quali ha preso parte anche una discreta porzione di pubblico. Quella di sabato sera alla Tavernetta non è stata una semplice serata musicale ma un bell’esempio di condivisione di cultura e dimostrazione di grande integrazione; manifestazioni queste che dovrebbero incontrare più spesso la collaborazione e il sostegno delle istituzioni poichè l’impegno gratuito e sempre pieno di passione come quello di Giuseppe Murtas e altri possa invogliare tanti altri ad avvicinarsi a tali buoni propositi e ottenere sempre maggiori risultati”
A chent’annos chin salude”