di Battista Saiu
Un’immagine di Nuraghe Chervu di Biella è stata scelta tra il milione di fotografie scattate il 17 marzo 2011, Festa Nazionale celebrativa del 150° dell’Unità d’Italia, giorno che segna il passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia. Su Isole e Penisola che formano lo Stato unitario, nell’arco di ventiquattr’ore, 4.500 fotografi professionisti e dilettanti hanno scattato e fatto pervenire 34.789 immagini alla FIAAP, l’Associazione che raggruppa i maggiori Circoli fotografici italiani. Il prossimo 24 settembre, presso il “Centro italiano della fotografia d’autore” di Bibbiena (Arezzo), verrà inaugurata la mostra “Passione Italia, 17 marzo 2011. Una giornata italiana”. Contemporaneamente, oltre 200 altre mostre verranno allestite in altrettante località dislocate su tutto il territorio nazionale. In rassegna verranno esposte oltre mille immagini scattate tra il 16 e il 17 marzo 2011; tra queste Nuraghe Chervu di Biella, opera del Biellese Moreno Ferraro, riprodotta nel numero odierno di “La Repubblica, a pagina 35, in una ulteriore selezione di dodici immagini. Si tratta del “più imponente autoritratto collettivo simultaneo – afferma Michele Smargiassi su Repubblica – che un paese si sia mai regalato nella storia della fotografia”. Per quanto riguarda l’opera biellese selezionata, Moreno Ferraro aveva anticipato a Su Nuraghe i risultati della Giuria: “Con immenso piacere vi comunico che, in occasione della ricorrenza del 150 Anniversario dell’Unità d’Italia del 17 marzo, una mia fotografia è stata scelta e pubblicata sul libro di fotografie «17 marzo 2011 una giornata italiana» facente parte del progetto fotografico «Passione Italia». La fotografia è stata scattata al Nuraghe di Biella in quella giornata”. Grazie a questa nuova ribalta offerta alla nostra città dalle pagine nazionali, è prevedibile altro incremento di visite a Nuraghe Chervu: infatti, percorrendo la via Lago Maggiore, sempre più di frequente è possibile notare auto e pullmann in sosta in prossimità dell’area monumentale e nell’ampio parcheggio della pasticceria Brusa; sempre più numerosi i gruppi di turisti che giungono appositamente nella nostra città; in aumento anche le richieste di informazioni ai conterranei presenti nel Biellese o al Circolo dei Sardi di Biella per essere accompagnati a visitare Nuraghe Chervu ed Oropa, sulle tracce Sant’Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte, evangelizzatore del IV secolo, introduttore del culto mariano nei territori alpini, nominato Primo Vescovo di Vercelli – il 16 dicembre del 345 – da papa Giulio I. Altri giungono appositamente da diverse località piemontesi o da altre città d’Italia e da oltre confine, sede di Circoli sardi; altri ancora, perfino dalla Sardegna e alloggiare alcuni giorni al Santuario di Oropa. Immancabile, sulla via del ritorno, la visita al Borgo medievale del Piazzo, attraversando la Porta della Torrazza, fatta erigere nel 1780 da Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna e dalla Regina Maria Antonia Ferdinanda di Spagna, sua consorte, quando anche Biella era Regno di Sardegna.
Il passaggio della sardegna da colonia piemontese a colonia italiana.
sveglia sardi, quand’è che ritorneremo a camminare da soli?
mustrada ignorantzia in sa costruzione e sos Nuraghes, su tricolore pois ignorantzia in ite cheret narrere Die de Sa Sardigna, attera die trista pro sos Sardos! Pro kustos devimus pedire “continuità territoriale”? Kustos non sun pius sardos dae ora!!!!! IRGUNZA MANNA