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La pioggia caduta per tutta la prima parte della mattina sull’Alto oristanese non ha fermato la Marcia contro la Povertà organizzata dall’Associazione Carta di Zuri ma ne ha comunque pesantemente condizionato lo svolgimento, a cominciare dell’orario di partenza che è stato anticipato. Per evitare il rischio di un pericoloso ingorgo nei pressi dello svincolo per Norbello della Carlo Felice, gli organizzatori hanno infatti dato il via al corteo almeno 20 minuti prima dell’orario previsto, quando molti partecipanti dovevano ancora arrivare al punto di ritrovo presso il Nuraghe Ruju.
E così alla marcia vera e propria ha partecipato solo qualche centinaio di persone, anche in ordine molto sparso. Dietro di loro sui cinque chilometri della strada comunale che conduce al novenario di Sant’Ignazio, attraversando vigneti e pascoli, un lungo corteo di auto a passo d’uomo. La pioggia che continuava a cadere fitta ha poi convinto gli organizzatori ad annullare il dibattito sul tema della Guerra alla povertà che si sarebbe dovuto tenere nel grande piazzale del novenario dedicato a Sant’Ignazio da Laconi. Qui la manifestazione si è conclusa con alcuni brevi interventi degli organizzatori che hanno affidato a Padre Borrotzu, dell’Ufficio Pastorale del Lavoro, il compito di ricordare i principi ispiratori e le finalità della Associazione Carta di Zuri, nata per promuovere i diritti e l’integrazione dei popoli, l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà e per il diritto al lavoro.