a cura di Simona Muzzeddu
Non è facile poter spiegare chi sono io… è come dover parlare di una cosa astratta, con mille colori e mille sfumature, con i bianchi e con i neri e in mezzo tutti quei grigi… Non posso definirmi come una scatola chiusa perché non lo sono. I miei limiti non hanno limiti, i miei confini sono larghi, assorbo dalla gente, dalle emozioni, dalle circostanze, le situazioni ferme mi stanno strette e quando a volte circostanze ti obbligano a stare in quelle situazioni di stagno ecco che subentra il mio mondo per riuscire a farmi evadere e a farmi respirare bene. Un mondo fatto di creatività, fatto di Fantasia ma soprattutto di molta rabbia… Quella rabbia che serve a farti andare avanti nei propri obbiettivi perché insieme ad essa metti tutta la passione che hai, rabbia per non sentirti parte di un mondo dove la violenza e la criminalità stanno prendendo sempre più forma e spazio, quella rabbia verso chi non rispetta la natura e gli animali. Urlando al mondo la tua denuncia sociale con l’unico mezzo che conosco e che è a mia disposizione; l’Arte. Non ho forma. Mi plasmo. Sono camaleontica e a volte difficile da capire … ma tutto questo fa parte di me e senza di esso sarei un’anima vuota e senza valori. Simona Muzzeddu
Biografia
Nata nel 1976 a Gallarate (VA), dove vive e lavora. Diplomata al Liceo Artistico A. Frattini di Varese, Laureata a pieni voti in Pittura 110, all’Accademia delle Belle Arti “Brera” di Milano, diploma di Multimedia Art Director presso l’ “Acof” di Busto Arsizio. Ha vissuto due anni a Roma dove ha conosciuto il Pittore Mimmo Nobile, frequentando il suo Atelier a Labaro (RM). Rientra definitivamente a Gallarate nel 2005, nello stesso anno conosce colui che diventerà il suo “maestro”, lo xilografo Adriano Porazzi, legando una stretta amicizia fatta di fiducia e rispetto reciproco. E’ sempre Porazzi che spinge la giovane Artista a conoscere lo Stampatore Giorgio Upiglio dove frequenta per un periodo la sua Stamperia d’Arte.
Il 23 Aprile 2006 organizza una collettiva d’Arte a Villa Ponti Andrea a Varese, con Artisti di fama internazionale, dove ha anche esposto. Il 3 Ottobre 2006 entra a far parte dell’Associazione di Pittori 3Alfa di Gallarate. Dopo la collettiva a Cavallasca i partecipanti di quella mostra decidono di fondare un gruppo di Artisti Quartodecimo IVX dove si riuniranno sempre a Como.
Ha lavorato per due anni in qualità di toutor per il corso di Grafica d’Arte a Brera, Accademia delle Belle Arti (MI).
Il suo lavoro è fatto di una continua ricerca espressiva che prende forma con qualsiasi mezzo artistico, dalla Grafica d’Arte, alla Fotografia. La sua curiosità la spinge a sperimentare e portare avanti le due discipline trovando una propria dimensione con entrambe. Le sue fotografie riportano una particolare attenzione al mondo esterno e dei cambiamenti comportamentali sociali, stretta relazione tra l’io e la società in cui vive.
I Suoi Progetti Artistici:
Serie: “Luce colore e movimento”
Le pennellate di Simona: «Dipingo ciò che non posso fotografare. Fotografo ciò che non voglio dipingere». Questa dichiarazione di man Ray giustamente nota stabilisce una complementarietà tra pittura e fotografia. La pittura sembra mantenere un certo primato nella misura in cui è più libera, non ha bisogno della presenza materiale della cosa che si vuole rappresentare. La pittura rimane necessaria, perché non tutto si vuole o si può fotografare. La sinergia dei due strumenti espressivi permette di dilatare le possibilità di ritrarre il mondo e le reazioni, le risposte che al mondo diamo. Simona ha scelto di unire le due arti, e cioè di dipingere con la luce le sue foto. Alla tradizionale tela bianca dei pittori si sostituisce (per così dire in negativo) il vuoto senza fondo e consistenza del buio. Le luci che variano per colore, intensità, sorgente, non sono colte nell’attimo che le immobilizzerebbe, ma nel breve lasso di tempo che permette al movimento di disegnare percorsi di luce e colore in quel vuoto che non sarebbe visibile se, appunto, le tracce di luce non mostrassero che c’è uno spazio e che questo spazio viene percorso. La presenza del movimento è arricchita dalla simultaneità dei movimenti propri delle singole fonti luminose e dell’apparecchio fotografico che produce le pennellate di luce. La luce è l’elemento vitale e demiurgico che dà un senso al buio infinito. Un buio tutto da riempire, senza mai colmarlo. È la complementarietà della luce e del buio che l’artista scopre nella sua ricerca. Luce e buio, i due elementi primordiali che in antiche cosmogonie danno origine all’infinita varietà del tutto che noi conosciamo. C’è, quindi, un movimento verso le origini e al contempo queste origini senza soluzioni di continuità ci portano al nostro presente, alle luci artificiali dal diverso calore cromatico. E se si trattasse di una ricerca delle nostre origini? Scomporre l’universo nei suoi elementi costitutivi, per poi, come un bambino che combina tasselli e mattoncini di legno (o plastica) colorati, ricomporre il nostro mondo per meglio vivere il nostro presente. Potremmo dire allora che l’opera di Simona è al contempo analitica e sintetica, non potendo sussistere i due momenti separati nella misura in cui la sintesi finale richiede uno studio degli elementi e delle loro potenzialità espressive. Simona vede in ciò che la circonda confusione, sofferenza ed assurdità: il doppio movimento che abbiamo indicato permette all’artista di riposizionarsi con nuova coscienza nel mondo circostante.
Serie: “Urban Manichini”
Simona Muzzeddu in “URBAN MANICHINI” è quella che, più di altri, lega la lettura dell’Io alla rappresentazione di una società, la nostra, attraverso un percorso che penetri la quotidianità del “luogo urbano”. E’ URBAN MANICHINI, infatti, il titolo di questa serie di scatti fotografici. Un sottile vetro, con la potenza della sua trasparenza e riflesso, sposta la lettura delle cose, e da “oggetto visto”, il manichino si tramuta in “soggetto vedente”. Un soggetto ricco di una propria esperienza vissuta, con passioni ed atteggiamenti, che tanto l’avvicinano all’uomo, e che come questo, tante volte ha necessità di nascondersi. A volte, parrebbe accostarsi alla fissità ed imperturbabilità degli scenari metafisici di De Chirico, per via della similitudine del soggetto-interprete, ma il distacco è rapido, lasciando che un turbinio repentino di passioni si mescoli e si accavalli a scenari colorati, vividi, effimeri.
Serie: “Dolls orphan”
Una triste verità; è la situazione del degrado ambientale. Passeggiando nei boschi spesso ci si imbatte in intere stanze con tanto di mobili e vestiti gettati al suolo,una visione disgustosa che interrompe bruscamente l’armonia della natura. E’ spaventoso e angosciante ciò che l’uomo riesce a distruggere e rovinare con mano propria. Mi sono ritrovata un’intera stanza di una bambina colma di giocattoli, vestiti, scarpette e quant’altro. Llo stimolo è stato immediato, come una calamita che attrae il suo pezzo di ferro … Le bambole abbandonate mi hanno dato una sensazione strana: un confine invisibile dove la realtà attraversa la fantasia, mi sembra il proseguimento nel reale di una fiaba antica, dove il tempo è riuscito a corrompere i sogni di una bambina, ma ne ha lasciato intatta la magia.. da qui il titolo di Dolls orphan, l’abbandono di oggetti che un tempo accompagnavano l’infanzia e la propria fantasia, un rifugio indispensabile per la propria infanzia. Allo stesso tempo le foto vogliono “denunciare” un fatto grave e reale sull’inquinamento di madre terra che ci continua gentilmente ad ospitare. Una terra ormai stufa e intollerante verso gli atti crudeli che solo l’uomo sa compiere, senza avere rispetto per il proprio universo.
Curriculum artistico
2010- dal 19 Novembre al 30 Dicembre- 9° Mostra, biennale d’ Incisione, “INCISIONI ITALIANE”, Palazzo della Frumentaria, Sassari. A cura di Ass. culturale Stanislao Dessy, patrocinio comune di Sassari, Assessorato alle Culture. Catalogo a cura di Paola Dessy, testi di Caterina Virdis Limentani, Ivo Serafino Fenu.
2010- dal 2 Ottobre al 14 Ottobre “Wannabee Prize International art contest 2010”, Wannabee Gallery, Milano. Gallerista Silvia Pettinicchio.
2009- dal 22 Ottobre al 11 dicembre Collettiva “Passo carrabile” , Gallery Area53, Vienna.Testo critico di Julia Allerstorfer.
2009 – dal 5 luglio al 12 Giugno. Collettiva. Mostra d’ arte contemporanea “Le stanze dell’Arte”, Caserme De Cristoforis Como. Presentazione mostra dell’Assessore alla Cultura di Como, Sergio Gaddi, testo critico Luigi Cavadini.
2009 – dal 14 Marzo al 11 Aprile, Atelier777 Contemporary Art. Gallerista: Angelo Raffaele Villani, collettiva di fotografi Italiani “Identità celate”. curatori: Cosimo Damiano Annese, Andrea Guarnieri, Angelo Raffaele Villani.
2008 – dal 14 Dicembre sino al 6 Gennaio, aderisce all’iniziativa di beneficienza ai bambini disagiati con “Art for children”, Galleria San Lorenzo, Milano. Gallerista: Roberto Milani.
2008 – dal 15 al 30 Novembre collettiva del gruppo artistico Quartodecimo presso Villa Imbonati a Cavallasca, presentazione della mostra del critico d’Arte Luigi Cavadini.
2008- dal 21 al 29 giugno collettiva a Bergamo alta all’EX ATENEO con il gruppo artistico Quartodecimo di Como.
2008 – dal 31 Gennaio al 31 Marzo, partecipa alla 8 Mostra “Incisioni Italiane”, Palazzo della Frumentaria Sassari. A Cura di Caterina Virdis Limentani , Paola Dessy e del Sindaco Gianfranco Ganau. Testo critico di Caterina Virdis Limentani e Giorgio Auneddu Mossa. Catalogo “Incisioni Italiane” Soter Editrice.
2007- 2 Dicembre collettiva “Emozioni visive” con la 3Alfa di Gallarate, all’Associazione Culturale “Cascina dell’Arte” Busto Arsizio (VA).
2007-10 Novembre partecipa al XII° Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea SaturARTE 2007. Abbinato all’ottavo Premio Saturarte. A cura di Mario Napoli.
2007- dal 10 al 25 Novembre collettiva a Villa Imbonati,tema “La Luce” Salone delle Eroine a Cavallasca (CO).
2007- dal 20 al 22 Luglio partecipa a “MUSAE2007”, Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente circuito Lago Maggiore.
2007- 16 Giugno Partecipa alla II Biennale d’Arte Contemporanea “GenovARTE” 2007, Palazzo Stella, Genova. Curatori Mario Napoli e Mario Pepe.
2007- dal 5 al 15 Giugno collettiva tema “Emozioni visive”con l’Associazione Artistica 3Alfa, presso la Sala Consiliare di Baveno (Verbania).
2006 – 16 Dicembre partecipa alla V Edizione del Concorso di Grafica “ON THE ROAD ART GALLERY”
in collaborazione con il Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura, a Gallarate.
2006 – 2 Dicembre partecipa all’ 11° Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea, Saturarte a Genova
dove vince il premio “Artista segnalata dalla critica”.
2006 – 23 Aprile – Ha organizzato una collettiva d’Arte a Villa Ponti Andrea a Varese, con Artisti di
fama internazionale, dove ha anche esposto.
2006 – Febbraio- dal 17 al 18 mostra collettiva Mascherando Sala delle Colonne Rimini.
2002 – Collettiva- “Incontri” Liceo Artistico “A.Frattini” (VA).
2002 – Personale di Fotografia-PRO LOCO di Gallarate (VA).
2001 – Collettiva- “Salon 1°” Museo della Permanente (MI).
1999 – Personale – Comune di Arzachena (SS).
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