di Andrea Motzo
Il Tenore de Silanus “Santu Larettu”, compie quest’anno (2009) 35 anni; infatti, nasce nel 1974, insieme all’omonimo Gruppo di Ballo, del quale mantiene ancora oggi, gli scopi, lo spirito e la passione.
Della formazione iniziale, fanno ancora parte due componenti (Gianmario Cossu – Contra ed Andrea Motzo – Bassu), mentre sia nei predetti ruoli che in quelli di Boghe e Mesa-oghe si sono avvicendati in 35 anni e per periodi significativi non meno di altri 10 silanesi di ogni età; Il gruppo è stato per anni ed è tuttora un vero e proprio laboratorio formativo permanente sul Canto a Tenore silanese.
Attualmente la formazione base è così composta:
1. Boghe: Francesco Mura 53 anni (che torna in maniera stabile nel gruppo dopo 30 anni..);
2. Mesa-oghe: Angelo Sussarellu (giovane non ancora trentenne);
3. Bassu: Andrea Motzo, 52 Anni;
4. Contra : Gianmario Cossu, 51 anni
Il Tenore, già dalla sua origine, cura in particolare gli aspetti più autentici della tradizione, mirando a far sì che i canti, i balli, i costumi e gli usi tradizionali della cultura del paese, rivivano quale patrimonio “quotidiano” nella propria comunità.;
L’attività del coro a Tenore (nei primi anni spesso contestuale al gruppo di Ballo), è andata a privilegiare per circa un ventennio, il filone dell’accompagnamento nelle gare di Poesia improvvisata in lingua logudorese; a partire dal lontano agosto del 1976 (quando il Gruppo accompagnò a Silanus in una delle ultime gare poetiche per entrambi, gli oggi leggendari Remundu Piras e Antoni Piredda), con una media di accompagnamento di circa 50/60 gare all’anno – e con punte intorno agli anni 1985-‘90 di circa 80-90 gare poetiche annuali;
Tale scelta, apparentemente “limitante” dal punto di vista artistico, ha invece consentito al Gruppo di maturare ad oggi, una esperienza unica e senza pari nella branca forse più originale della nostra cultura popolare; Nessuno, si può certo affermare, ha avuto la fortuna di ascoltare, custodire e immergersi appieno nell’universo di ricchezza culturale che tale arte ha rappresentato e rappresenta ancora per i Sardi; il Tenore dispone di più di un centinaio di gare poetiche svoltesi fra tutti i poeti e registrate in tale periodo in tutta la Sardegna ed al di fuori di essa.
Da alcuni anni a questa parte, il Tenore (divenuto dal 1999 Associazione Culturale “Tenore de Silanus”), oltre a proseguire con passione nelle attività principalmente sin qui svolte, ha indirizzato il proprio rinnovato impegno su due filoni: quello delle “radici” e della “evoluzione positiva” e dell’innovazione spontanea.
Sul filone delle “radici” il gruppo ha lavorato per 4 anni (dal ’95 al ‘99), alla ricostruzione minuziosa dell’antico costume maschile di Silanus (lavoro che, concretizzatosi dal punto di vista editoriale nella raccolta e pubblicazione dei dati, dei documenti cartacei, sonori ed audiovisivi – per il valore ed i contenuti – ha meritato gli elogi dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico), ed ha attualmente in cantiere due analoghi progetti relativi alla poesia ed alla lingua;
Sul filone della migliore tradizione culturale, antropologica ed etno-musicale, l’Associazione considera totalmente da superare la pratica tutt’ora in uso, della mera “esibizione” in materia di tradizioni e cultura popolare, almeno per quanto riguarda l’ambito regionale; Riteniamo quindi, e vogliamo impegnarci in questa direzione per il futuro, che chi come noi, si prefigge di “proporre” anche in termini di spettacolo (nelle piazze, le sagre, e gli spettacoli a vario titolo), temi e attività legate alle tradizioni, alla cultura, ai canti, ai balli ed alle sonorità musicali, possa e debba fare promozione delle migliori espressioni e dei valori più positivi della nostra cultura, animazione e coinvolgimento, nei confronti dei sardi che, per molteplici ragioni, sono sempre meno “coinvolti”, piuttosto che “esibizione” di abilità (?) talvolta fine a se stessa.
“Dies” è stato il nostro primo e sinora unico lavoro discografico, e come tale si porta dentro certamente i molti limiti e, speriamo, alcuni pregi derivanti dalla nostra idea di impegno nel campo delle tradizioni sopra espressa;
Il Tenore ha partecipato come gruppo fisso assieme ai maggiori poeti estemporanei sardi ad una serie di manifestazioni itineranti del progetto “Finzas chi b’at limba b’at populu” finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna Ass. P.I: – Cultura, Spettacolo e Sport nell’ambito degli obiettivi della legge 26/97 “tutela e valorizzazione della lingua e cultura della Sardigna;
Il Tenore “Santu Larettu” figura insieme a diversi altri gruppi nella collana editoriale recentemente realizzata dal Quotidiano “La Nuova Sardegna” col titolo “la Grande Musica della Sardegna”;
Ci piace pensare che nel prosieguo della nostra attività – e magari anche nel prossimo lavoro discografico – si riesca ad allargare notevolmente l’orizzonte dei contenuti e dei sentimenti che attraverso la forma del canto a tenore vorremmo trasmettere; E contestualmente, speriamo di poter “contaminare” e “contaminarci” in senso positivo, con ogni altra forma espressiva artistica, con i suoi mezzi e strumenti fra i quali, nella Sardegna del terzo millennio, si potrà ancora levare alto, solenne, dolce e confortante, il canto più antico dei nostri avi.
Salude, su tenore Santu Larettu ringraziada po su pensamentu e bos augurada
de raddoppiare sas bisitas de custu interessante situ.
Si non fidi esistidu fit toccadu de lu inventare.
Saludos a tottus.