di Giovanni Pinna
“Se siete abbonati a un giornale diocesano è probabile che anche a voi sia arrivato in casa un opuscolo intitolato ENERGIA PER IL FUTURO dove c’è scritto che la Chiesa sarebbe nientemeno che a favore delle centrali nucleari. Il libercolo, pieno di affermazioni inverificabili o false, sta circolando da diverse settimane proditoriamente supportato dall’autorevolezza delle riviste diocesane a cui si accompagna, diffuse su tutto il territorio in modo capillare. Molti fedeli si sono indignati e hanno scritto ai loro direttori, ottenendo risposte impacciate e abbastanza ingenue, tipo “siamo contenti di aver suscitato un dibattito a più voci sul tema”, come se una lettera al direttore potesse avere lo stesso impatto di un patinato di 48 pagine con citazioni di Benedetto XVI e del cardinal Martino…”.
Così scrive Michela Murgia su questo blog il 23 giugno e nel numero 296 luglio 2010 di “Tottus in Pari”, pubblicazione on line del nostro collaboratore Massimiliano Perlato e diretta al mondo dell’emigrazione sarda. Tutti i sardi emigrati quindi hanno potuto leggere l’articolo facendosi forse un concetto dei giornali diocesani non veritiero. L’articolo di Michela Murgia è condivisibile nel suo complesso. Peccato però che parta da una posizione falsa. Ed è questo che a me interessa rettificare con queste righe, che non vogliono essere polemica con nessuno né con l’autrice, di cui ammiriamo la forza di scrittrice (Nuovo Cammino ha scritto della Murgia varie volte anche in occasione del Premio Dessì), né con il periodico di Massimiliano Perlato di cui ammiriamo l’entusiasmo per l’informazione e siamo grati anche per la collaborazione che offre a Nuovo Cammino. Vogliamo solo affermare che l’opuscolo non è stato distribuito dai giornali diocesani. Solo il giornale in cui scrive la Murgia lo ha distribuito, ma si tratta di una operazione di quel periodico, non dei giornali diocesani. Non sappiamo neppure, e non ci interessa, sapere come quel giornale l’ha ottenuto. Nuovo Cammino, per quello che mi interessa, non l’ha distribuito né è stato contattato dall’Enel. Generalizzare non è fare buona informazione, anzi è il contrario. Non ci piace perciò essere coinvolti in questa faccenda. Punto e a capo. Un’altra osservazione però voglio fare, che poi è informazione all’autrice dell’articolo. La Murgia conclude l’articolo: “…Farò e faremo durissima resistenza… Mi aspetto che quel giorno la Chiesa sia al fianco delle sue popolazioni nella disobbedienza creativa e smentisca così le ricostruzioni giornalistiche che invece la vogliono in combutta di interesse con chi sul nucleare cerca di fare affari”.
La Chiesa di Ales non ha aspettato la Murgia per stare a fianco delle popolazioni, anche sul nucleare. Il 29 dicembre 2009, alla conclusione della XXIII Marcia della pace, organizzata dalla Diocesi, in piazza Marconi a Terralba, alla presenza di oltre 5.000 persone, il vescovo Mons. Dettori esprimeva il “No al nucleare” della Chiesa diocesana. In fondo non abbiamo aspettato gli altri, ma abbiamo anticipato. A conclusione, voglio ripetere: queste righe non vogliono essere polemica contro nessuno, ma solo corretta informazione specialmente per i sardi che vivono fuori della Sardegna.
CIAO MAX, CERTI “SCHIAFFI” SONO IL PREZZO DA PAGARE PER LA CRESCITA E
L’ATTENZIONE MERITATA CHE IL TUO E “NOSTRO” TOTTUS IN PARI E BLOG SI E’
CONQUISTATO NEL CAMPO DELL’INFORMAZIONE E NEL MONDO DELL’EMIGRAZIONE.
STAI SERENO E FORZA TOTTUS IN PARI. SALUDOS