di Cristoforo Puddu
Salvatore Niffoi, scrittore di Orani che con i suoi romanzi a forte caratterizzazione di “sardità” ha saputo conquistare l’attenzione di pubblico e critica, ora approda in teatro con La leggenda di Redenta Tiria. Corrado d’Elia, per il Circuito Teatri Possibili e nei teatri Libero di Milano ed Everest di Firenze, adatta e porta in scena il romanzo trasformato in monologo teatrale che “all’interno di un cerchio di macigni, circondato da orologi e foglie d’autunno sospese nell’aria, l’attore e regista incarna il tipico uomo sardo e accompagna il pubblico in una terra fatta di tradizione, passioni, visioni, persone”. Una fusione di musica, con l’emozione delle canzoni di Marisa Sannia, di poesia, di letteratura e di raffinato teatro per una storia estrema e magica. Il progetto di Corrado d’Elia, coerente con l’impianto narrativo del romanzo, prende forma da un’intensa condivisione artistica ed amicizia con lo scrittore sardo. Intanto continua la puntuale pubblicazione dei romanzi di Salvatore Niffoi per la Adelphi. Il nuovo lavoro, titolato Il bastone dei miracoli, ha una struttura e particolare architettura: prologo e sei racconti legati tra loro da un leggendario “bastone”. Protagonista è Licurgo Caminera, anziano contadino anarchico appassionato di scrittura e mitologia greca (tanto da attingerne i nomi per i propri dodici figli), che ai sei sopravvissuti a malattie infantili e “venti maligni” dona e affida in eredità i beni rappresentati dalla preziosità unica della parola.