CONCERTO CON GAVINO MURGIA IL 24 APRILE ALL'ABBAZIA DI SAN ZENO ORGANIZZATO DAL CIRCOLO "DELEDDA" DI PISA
di Gianni Deias
24 Aprile, 21.30, S. Zeno, Mudras Quartet e G. Murgia
Abbazia San Zeno – Mudras Quartet feat Gavino Murgia in concerto:
Salvatore Maltana, contrabbasso
Giovanni Sanna Passino, tromba
Massimo Russino, batteria
Bachisio Ulgheri, chitarra
Quartetto composto da musicisti noti nel panorama musicale sardo e nazionale per le numerose collaborazioni avute dai singoli musicisti nell’ambito di diversi progetti riguardanti la musica etnica, il teatro, ma soprattutto il jazz, con importanti artisti di livello internazionale tra cui Enrico Rava, Dino Saluzzi, Paolo Fresu, Maria Pia DeVito, Daniele Di Bonaventura, Flavio Boltro, Gavino
Murgia, Roberto Cecchetto, Riccardo Luppi, Orchestra Jazz della Sardegna, Maurizio Giammarco, Carlo Atti, Renato D’Aiello, Bruno Tommaso, Colin Towns, Quentin Collins e tanti altri, testimoniate da produzioni discografiche di ognuno dei componenti del gruppo.
La Band, di recente formazione, propone un repertorio di brani originali composti da Maltana e Sanna Passino, caratterizzati da una forte influenza da parte della musica elettrica degli anni 70’-
80’ e dalle atmosfere tipiche del jazz europeo.
Gavino Murgia è nato a Nuoro. Ha cominciato a studiare musica e sax alto a quattordici anni, come autodidatta. Presto ha intrapreso un’intensa attività musicale suonando con diversi gruppi, anche in contesti teatrali. Il tipo di musica su cui ha soprattutto concentrato la sua attenzione è il jazz.
Ha suonato con molti gruppi nei più importanti festivals italiani e stranieri, in Polonia, Austria, Spagna, Finlandia, Svizzera, Germania, Francia, Russia, Sud Africa, Cuba, Usa. Ha suonato con
musicisti quali Mal Waldron, Rabih Abou Khalil, Paolo Fresu, Don Moye, Gianluigi Trovesi, Michel Godard, Pietro Tonolo, Djivan Gasparian, Sainkho Namchylak, Al Di Meola e altri.
Al presente la sua ricerca concerne le sonorità della musica sarda e in particolare l’uso della voce con un sassofono e altri strumenti tipici dell’isola, in un contesto musicale moderno.
La produzione e la metodologia propriamente etnica si svolge nei diversi campi inerenti la valorizzazione e la crescita di una terra, la Sardegna, capace di esprimere una pluralità di espressioni sonore legate all’uso di strumenti tradizionali e all’incontro con i suoni di altre culture; una visione che dà come risultato non un mero ed esclusivo incontro sonoro, ma diventa lo strumento di dialogo tra le culture, alla ricerca di quella universalità che sottintende l’essenza stessa della vita dei popoli.
Ingresso gratuito
Iniziativa con la collaborazione di Chitarra e Oltre e con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna
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