Sino al 12 dicembre a Como, alla galleria "Mon Ego Contemporary", espone Mauro Cossu

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Il sardo Mauro Cossu è tra i dodici artisti che partecipano alla collettiva "Chiari segni di ostilità", a Como presso la galleria "Mon Ego Contemporary" ed aperta fino a sabato 12 dicembre. Con l’artista isolano, esporranno Diego Cinquegrana, Nadja Faust Klugmann, Gosia Godek, Yari Miele, Fulvia Monguzzi, Giorgio Murtas, Marco Pagliardi, Simone Panzeri, Renè Pascal, Danilo Pasquali, Riccardo Pavanelli, Linda Rigotti, Michael Rotondi, Marcello Tedesco, Riccardo Zanotti ed ognuno di loro utilizzerà un diverso mezzo espressivo, tra installazioni, suono e azione. Mauro Cossu affronta il tema dell’invivibilità, e prende spunto dall’occultamento del lago di Como, noto per la sua bellezza, non più visibile ai passanti a causa di un muro di contenimento che sta sorgendo sulle sue sponde. Nelle pareti di legno del muro erano previste delle finestre a un centinaio di metri l’una dell’altra, che sono state oscurate. L’artista ha affiancato a queste pareti dei pannelli con delle finestre immaginarie, attraverso le quali emerge una gestualità ironica e grottesca allo stesso tempo, che si presta a molteplici letture. Per l’autore, il senso dell’opera spazia "dai lamenti di una natura intrappolata nelle nostre cortine di cemento, che sempre più spesso si ribella e restituisce all’uomo violente catastrofi paradossalmente inattese, alla prepotenza e arroganza di chi agisce sul paesaggio senza scrupoli". "Il lavoro – è scritto in una nota di presentazione dell’artista – si pone in continuità con la ricerca dell’artista sulle contraddizioni delle scelte politiche sia a livello locale che internazionale, e alla sua battaglia portata avanti da anni contro la speculazione edilizia nel litorale della Sardegna sudorientale. Tra le ultime proposte pubbliche dell’artista, un museo del vuoto lungo tutte le coste dell’Isola."  

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