Per promuovere l'offerta turistica e presentare le produzioni artigianali, la Sardegna è a Tokyo

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La Sardegna è sbarcata in Giappone con 45 aziende per promuovere turismo, artigianato e produzioni agroalimentari di tutti i territori. A Tokyo, 140 tra imprenditori, artigiani, operatori, amministratori, dirigenti delle associazioni di categoria isolani hanno l’opportunità di presentare la varietà dell’offerta turistica integrata isolana. La Regione, rappresentata dal vicepresidente della Giunta e assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Sebastiano Sannitu, ha aderito all’evento ideato dalla fondazione giapponese "Sardegna Bunka Kaikan", guidata dall’imprenditore italiano Salvatore Calio del Vescovo. L’iniziativa sperimenta una formula nuova nella progettazione di eventi promozionali, con tutti i singoli partecipanti che si fanno carico delle spese di viaggio e di mantenimento, comprese in un particolare pacchetto "all inclusive" proposto dall’organizzazione ad un costo particolarmente contenuto. La formula dell’evento "Sardegna in Giappone" è unica e non ha precedenti in termini di partecipazione. Non è mai capitato che una delegazione talmente numerosa e qualificata del mondo produttivo e delle istituzioni sarde sia sbarcata in un paese straniero nell’ambito di precedenti iniziative promozionali. Si sono svolti incontri con gli operatori e alti rappresentanti delle istituzioni giapponesi nel corso dei quali è stato distribuito anche un nuovo video pubblicitario in lingua giapponese appositamente curato dall’Assessorato. A dicembre sarà quindi inaugurato un locale espositivo che diventerà la "vetrina" per la Sardegna e che inizierà ad essere immediatamente operativo. Si tratta di una struttura inserita in un’area commerciale affianco alla strada prefettizia di collegamento con il centro di Tokyo (già sede di un padiglione dell’I.S.O.L.A, della prima agenzia di viaggio per il "Club of Italy" e della società Meridiana) che per un anno intero sarà messa a disposizione degli imprenditori e dei produttori sardi senza gravare di alcun onere l’amministrazione regionale. I flussi turistici dei giapponesi in Sardegna al momento non sono significativi come lo sono stati in passato. Negli anni Novanta, periodo di massima collaborazione tra gli enti regionali e gli operatori nipponici, sono stati raggiunti picchi superiori ai 22.000 arrivi (un dato oggi eguagliato dai turisti russi o americani), a dimostrazione del fatto che l’impegno promozionale nei confronti di questo importante stato orientale era stato sicuramente premiato. L’obiettivo attuale è pertanto quello di suscitare l’interesse necessario a riconquistare un mercato che propone un target turistico di ottimo livello, vocato ai lunghi viaggi specie verso le destinazioni "esotiche" occidentali e in genere dotato di notevole propensione alla spesa.

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