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E’ stato assegnato a Fiorella Mannoia "una delle più raffinate artiste della canzone italiana" la settima edizione del Premio Maria Carta a Siligo, paese natale dell’artista simbolo della canzone sarda scomparsa quindici anni fa. Fiorella Mannoia si aggiunge alla lista di artisti o ricercatori insigniti del Premio promosso dall’omonima Fondazione, nato con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione e l’interesse sul patrimonio etnomusicale sardo, da Noa a Savina Yannatou, da Giovanna Marini a Vinicio Capossela, da Elena Ledda a Andrea Parodi, all’etnomusicologo Bernard Lortat Jacob ai poeti Alda Merini e Franco Loi. Oltre al riconoscimento delle sue doti artistiche e professionali emerse in una carriera cominciata 40 anni fa (debutto a Castrocaro nel 1968) il premio – come si legge nelle motivazioni – vuole evidenziare la grande sensibilità umana dell’artista romana manifestatasi anche con la sua partecipazione al concerto tenuto all’Olimpico di Roma a favore dei terremotati in Abruzzo. Da Londra, un’altra premiata, una giovane cantante, compositrice e performer teatrale sarda, Filomena Campus, che ha saputo imporsi in questi anni nei circuiti non solo londinesi a testimonianza della capacità degli artisti sardi di suscitare interesse e attenzione all’estero. Il Premio in questa sua settima edizione celebra anche artisti e ensemble polivocali. Riconoscimenti sono andati al cantautore nuorese Piero Marras, al gruppo olbiese dei Cordas et Cannas, che celebra i trent’anni di attività, e alla Corale Canepa di Sassari, attiva da cinquant’anni. Tra i premiati, nell’ambito della ricerca e degli studi sugli aspetti del patrimonio etnomusicale isolano, Don Giovanni Dore, scomparso di recente, che a Tadasuni ha creato l’unico e straordinario per ricchezza di pezzi, museo dedicato agli strumenti musicali sardi. I familiari, intenzionati a tenere vivo quel museo, hanno ritirato il Premio. Un Premio particolare per il suo significato è stato assegnato alle maschere del carnevale mamoiadino, mamuthones e issocadores, quindi alla comunità di Mamoiada che di questa singolarissima espressione della cultura radicata in quel centro é ancora gelosa e appassionata custode. L’ultimo riconoscimento è rivolto, come tradizione da alcuni anni, al mondo dell’emigrazione, in considerazione del fatto che Maria Carta è stata ambasciatrice della cultura sarda nel mondo. Il premio è stato attribuito al circolo Shardana di New York, punto di riferimento di una nutrita pattuglia di emigrati sardi negli Stati Uniti e che proprio lo scorso anno ha voluto ricordare la figura di Maria Carta con una riuscita iniziativa.