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Il "maggio fioranese" è un evento che annualmente coinvolge gli abitanti di numerosi paesi dell’Emilia che rappresentano il fiore all’occhiello dell’economia italiana. Una parte di questo miracolo economico è da ascrivere ai numerosi emigrati sardi: oltre 3mila di loro abitano tra Fiorano, Maranello e Sassuolo. Quest’anno per "sentire" in tale ricorrenza la presenza della loro terra di origine hanno invitato Giuliano Lenzini, promotore di Enoturismo in Sardegna, che ha presentato il suo libro "Sulle strade del vino della Sardegna", stampato con il sostegno della Provincia di Sassari tramite l’assessore Roberto Desini e di numerosi comuni dell’isola. Il vino come filo conduttore della storia della Sardegna. Una storia completata con la collaborazione dei sommelier di Maranello, con la degustazione dei vini. Al successo dell’iniziativa hanno contribuito anche le cantine che hanno dato il loro sostegno all’iniziativa, come la cantina il Vermentino di Monti, la cantina Gallura di Tempio, la cantina Giogantinu di Berchidda, la cantina Arvisionadu di Benetutti, la cantina Ferrari di Orgosolo, la cantina Giovanna Chessa e la cantina Fiori di Usini, la cantina Alba e Spanedda di Ossi. La presentazione del libro era coordinata dal giornalista Roberto Venturi alla presenza del vice sindaco di Fiorano, Maria Paola Venturi e dell’assessore della Provincia di Modena, Egidio Pagani. L’evento è stato promosso dal circolo sardo "il nuraghe" con il suo presidente Mario Ledda. Presenta anche il presidente nazionale degli emigrati sardi in Italia, Tonino Mulas, che ha messo in evidenza alcune tra le esigenze più sentite dagli emigrati, in particolare la continuità territoriale, "perché emigrare non è stata una scelta ma una necessità e l’inefficienza e il costo elevato dei collegamenti tra la Sardegna e il continente rendono ancora più doloroso il distacco degli emigrati dalla loro terra".