di Cristoforo Puddu
A Giovanna Corda, l’eurodeputata di origine sarda, eletta in Belgio e approdata al Parlamento Europeo solo nell’estate del 2007, sono in tanti a riconoscergli una grinta, condita dal naturale sorriso, ed una determinazione e operatività non comuni. Le ragioni e l’impegno politico sono documentati nelle numerose interrogazioni parlamentari, scritte ed orali, presentate a norma dell’articolo 190 del regolamento europeo alla Commissione. Gli argomenti sollecitati nella 6° legislatura dalla Corda, risultano principalmente di ordine sanitario (effetti terapeutici dei medicinali generici e utilizzo del bisfenolo A nei biberon); agricolo-alimentari (rischi per la qualità delle carni nutrite con OGM, indagine sulla qualità degli oli d’oliva e vaccinazione comunitaria contro la febbre catarrale degli ovini); trasporti (regolamentazione sui diritti dei passeggeri aerei); economici (crisi mercato immobiliare, relazioni commerciali, mercati energetici, aumento dei prezzi delle derrate alimentari, controllo delle importazioni di prodotti di consumo pericolosi, vendite online, tariffe telefonia mobile e diminuzione dei prezzi sms scambiati in un altro Stato membro -roaming-). Sul fronte specificatamente sardo ha invece illustrato, in seduta plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, gli emendamenti del gruppo PSE sul sostegno alle produzioni di latte ovicaprino della Sardegna, ritenendo che "la produzione di latte ovino e caprino deve essere incoraggiata allo stesso titolo della produzione di carne ovina e caprina, al fine di garantire in modo particolare prospettive reali per lo sviluppo della catena di trasformazione del latte e di produzione di formaggi di cui la tipicità e la qualità sono largamente riconosciuti". Quella di Giovanna Corda, una voce cresciuta nell’emigrazione e dall’immutato legame identitario, di affetti e valori con l’Isola, era intervenuta presso il Parlamento Europeo anche sulla questione del violentatore sardo e sullo sconto di pena ottenuto in Germania per "attenuanti di carattere etniche e culturali". Dunque una storia singolare, quella dell’eurodeputata. Emblematica vicenda umana e sociale maturata attraverso l’esperienza dell’emigrazione, nel segno e senso di appartenenza all’Isola madre, evidenziata concretamente nel corso della visita ed incontri in Sardegna della delegazione delle Commissioni Agricoltura e Pesca del Parlamento Europeo. Giovanna Corda, nata a Carbonia da genitori di Illorai (SS), nel breve periodo da parlamentare europea si è sempre attivata come ambasciatrice e testa di ponte per la Sardegna nell’Europa dei popoli; nelle recenti consultazioni europee ha registrato un successo personale -con considerevoli preferenze (circa trentamila)- che ha significato l’affermazione del PSB (Partito Socialista Belga) nella regione francofona della ValloniaBruxelles.