di Paolo Pulina
A Pavia, presso l’Aula Foscoliana dell’Università, il locale Circolo culturale sardo "Logudoro", presieduto da Gesuino Piga, in collaborazione con la Regione Sardegna-Assessorato del Lavoro e con la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI), con il patrocinio della Prefettura e dell’Università di Pavia, ha organizzato un convegno su "L’azione dei Carabinieri in Sardegna a tutela delle popolazioni: oltre 160 anni di sicurezza". Dopo l’introduzione di Piga, che ha letto anche un messaggio del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di C. A. Gianfranco Siazzu, hanno portato il saluto le autorità civili e militari: il viceprefetto Rinaldo Argentieri; il commissario straordinario del Comune di Pavia, Maria Laura Bianchi; il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Maurizio Bellitto; il presidente onorario della FASI Filippo Soggiu. È seguita quindi una relazione di Salvatore Tola sulla collana di volumi su "Banditi e Carabinieri" pubblicata dal quotidiano di Sassari "La Nuova Sardegna". Tola ha tratteggiato la figura del prof. Manlio Brigaglia, responsabile delle diverse collane riferite alla storia e alla cultura della Sardegna pubblicate dalla "Nuova" ed ha illustrato le caratteristiche di questa recente impresa editoriale (coronata da successo a tal punto che la serie inizialmente programmata si è arricchita di altri volumi). Non più soltanto le avventure dei banditi ma anche il racconto della lotta plurisecolare ingaggiata dall’Arma contro di essi. Di ciascuno dei volumi Tola ha dato sinteticamente l’inquadramento storico e il contenuto. Nel suo intervento Paolo Pulina, vicepresidente vicario del "Logudoro" e responsabile Comunicazione della FASI, ha sottolineato il fatto che con questa collana i carabinieri in Sardegna diventano non solo oggetto di ricerca ma acquistano risalto essi stessi come soggetti della narrazione dei fatti e della presentazione della preziosa documentazione relativa, attinta presso gli archivi riservati dell’Arma. A conclusione della rievocazione storica è stata consegnata una targa-ricordo alla famiglia del carabiniere Gian Pietro Cossu, Appuntato Scelto, eroicamente caduto nel tentativo di portare soccorso a cittadini fatti bersaglio da uno sparatore a Borgogno (Novara) il 27 giugno 2005. All’Appuntato Scelto Gian Pietro Cossu, durante la celebrazione del 192° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri (Roma, Piazza di Siena, 5 giugno 2006), fu assegnata una medaglia d’Oro al Valor Civile, "alla memoria", con la seguente motivazione: "Gian Pietro Cossu, il 27 giugno 2005 in Borgogno (NO), con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva presso un’abitazione ove un uomo, colto da raptus, aveva poco prima ucciso a colpi d’arma da fuoco un perito giudiziario ed indirizzato altri colpi di fucile verso ignari passanti e militari dell’Arma accorsi sul luogo. Espostosi a grave rischio per prestare soccorso alle persone che erano state gravemente ferite e che si trovavano ancora sotto il tiro dell’omicida, veniva raggiunto da alcuni colpi di fucile, accasciandosi esanime al suolo. L’intervento si concludeva con l’arresto del folle ed il sequestro di numerose armi. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti sino all’estremo sacrificio".