di Battista Saiu
"Dalla terra… la forma": le mani che toccano la materia
Mostra di terracotte di Anna Taberlet e dei suoi collaboratori – inaugurazione sabato 18 aprile ore 18.00
Sabato 18 aprile ore 18.00, presso "Il cantinone", il salone espositivo della Provincia di Biella, in via Lamarmora, verrà inaugurata la mostra "Dalla terra… la forma – Terracotte e Raku" di Anna Taberlet e dei suoi collaboratori: Germana Modestini, Bruna Acquadro, Simona Demontis, Simona Villaverde.
Anna Taberlet è nata a Cagliari, dove ha compiuto gli studi artistici prima di arrivare a Biella.
Insegna "Arte" e "Sostegno" ai ragazzi diversamente abili. La sua sperimentazione artistica coinvolge anche giovanissimi allievi del labortatorio di ceramica di Biella Pavignano. Un’esperienza sviluppata per anni anche con i suoi conterranei in un analogo laboratorio di pittura e ceramica organizzato presso il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Il sole caldo della Terra di origine irraggia il suo agire e si riflette nelle opere che realizza. Bisogna "fare cose con gioia – sostiene – comunicarla con le mani che toccano la materia e gli smalti splendenti".
Proprio nelle sue mani la materia prende forma, con rimandi alla Sardegna, ai suoi abitanti, ai suoi dolci rilevi modellati dal tempo; ai colori delicati della primavera precoce; alle sfumatura del mare a volte pacifico o dall’umore bizzarro, spesso imprevedibile; alle tonalità solari dei campi arsi da estati calde di luce.
La natura è la sua tavolozza. "Fuori, nella natura – afferma Anna Taberlet – la terra, l’acqua, il fuoco, gli amici, l’amore… ti fanno vivere giovane".
Le terracotte ed ancor più la ceramica "raku" il cui l’ideogramma significa "gioia, ben si adatta a materializzare le idee e la fantasia solare dell’artista. Con la tecnica "raku", la smaltatura di un "pezzo" può essere ripetuta più volte rimuovendolo via via dal forno per rotolarlo nelle foglie secche, nella segatura o tuffarlo nell’olio e ottenere piacevolissime inattese fiammate di colore.
La mostra – a ingresso libero – resterà aperta al pubblico dal 18 al 26 aprile.
Sabato 18 aprile, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, mentre gli altri giorni sarà visitabile dalle ore 15.00 alle ore 19.30. Info e contatti: 015-562432 – 347-9178578.
Gioielli di terra (nelle parole di Roberto Perinu)
Una sorta di antro, dove, in apparente disordine casuale, su tavoli e scaffalature che segnano le pareti, quasi ripiani scavati nella roccia di una caverna sepolta tra i monti, stanno accostati gli uni agli altri oggetti dai colori pieni e raccolti, dalle forme tonde o geometriche: da tutti sale un sottile richiamo alla terra, quella che li forma e di cui consevano il sapore ruvido o sabbioso, liscio o umido e quella, l’altra, la Terra, la Sardegna lontana e vicina, che li ispira e li informa: oro della sabbia, blu del mare e delle acque, azzurro dell’aria, nero dei monti verdi di erbe e di fiori profumati e intensi.
Graffio o pittura, sabbia o terra, tornio o raku, il segno riporta alla memoria un mondo che, lasciato dietro di sé nello spazio della mente, rinasce e vive nel tempo del cuore, nel senso delle cose, nelle linee che aprono una dimensione degli affetti che si fa colore intimo sensazione corposa, sentimento tenero e sereno.
Dalla terra nasce la forma, la forma che sgorga dal profondo, che si sposa con l’esterno e diventa oggetto d’arte: in questo equilibrio sobrio e lineare, eppur pieno di forza emotiva, trovano giusto momento l’inventiva e la creatività di Anna Taberlet: equilibrio tra ricordo, inconscio e nascosto, e l’idea, cosciente e viva.
Creatività anche del cuore, che si diffonde in quell’antro magico, dove i suoi apprendisti stregoni scoprono spazi umani se non ancora veramente artistici: ma diamo al tempo la sua durata e al cuore la sua legge e aspettiamone la magia!