di Giulio Pittalis
Volevo ringraziare tutti i Presidenti dei circoli sardi e l’Esecutivo FASI. I circoli rappresentano una vera forza che, attraverso le iniziative ed i servizi ai soci e il coinvolgimento delle istituzioni locali, tiene alto il nome della Sardegna. Attraverso questo spazio, rimetto il mio mandato in Consulta regionale come rappresentante della FASI. Spero di aver fatto il bene per il nostro mondo in tutti questi anni di lavoro. Un’esperienza personale fantastica. Ma è giusto per me lasciare spazio ad altri. Quest’ultima legislatura è stata caratterizzata da diversi fatti di rilievo, qualche volta non sempre di segno positivo. La FASI, per esempio, per la prima volta si è ritrovata fuori dall’Ufficio di Presidenza, forse per un disegno poco chiaro voluto dalle Associazioni di tutela, anch’esse presenti in Consulta. Ma col tempo e soprattutto con il lavoro magnifico di Tonino Mulas, abbiamo riconquistato spazio e visibilità. Tante le proposte, i programmi e i progetti avanzati. Voglio ricordare le molteplici iniziative per ricordare Gramsci, Garibaldi, Francesco Ciusa. Insomma, siamo sempre stati propositivi e mai polemici. In questi anni abbiamo vissuto dei travagli anche legati al bilancio e ai tagli sui finanziamenti che per certi versi ci hanno penalizzato. Tagli che hanno ridotto drasticamente la possibilità d’iniziativa di tanti circoli. La FASI nella persona del sottoscritto e di Tonino Mulas ha battagliato in Consulta contro il bilancio utilizzando l’arma vincente della nostra grande voglia di fare, proponendo grandi progetti per riconquistare la fiducia dell’Assessorato. Un lavoro certosino spalmato negli anni che l’ultimo assessore, Romina Congera, ci ha riconosciuto. Come prima di lei, comunque, avevano fatto sia Deiana che Luridiana. Ma la Congera va apprezzata per l’impegno profuso sia per la Conferenza Internazionale "I sardi nel mondo", sia perché ha fatto pervenire a tutti i circoli dei sardi emigrati risorse in più, riportando tranquillità e riqualificando il dialogo fra le due parti. Siamo così tornati, come logica conseguenza, alla programmazione del Piano Triennale con risorse pressoché sicure e siamo anche tornati al Piano di Utilizzo delle Risorse gestito dalle Federazioni con metodi più meritocratici. Anche il dialogo con le altre Federazioni all’estero, che ha attraversato periodi di grande elettricità, ha trovato il giusto equilibrio. Un lavoro di ricucitura che è tutto merito di Tonino Mulas che si è speso personalmente con ogni Federazione per perseguire obiettivi comuni. L’unico rammarico rimane quello di non essere riusciti con la Giunta Soru a modificare la legge oramai obsoleta sull’emigrazione sarda. Semplicemente per renderla più moderna e attuale. Auguro, ai nuovi consultori della FASI, di riuscire in questa tematica di fondamentale importanza per tutti noi.