di Cristoforo Puddu
L’architetto e scultore Raimondo Masu, le cui attività sono fondamento di azione e creatività artistica rivolte alla realizzazione di "spazi d’uso" alternativi e di laboratorio, ha ideato un nuovo "Spazio minimo di sopravvivenza" a Lacchiarella (MI), nei locali Defram (via Vittorio Veneto, 35) e con la prospettiva di permanenza per offrire un libero punto d’incontro e contatti ad artisti, enti, aziende e singoli cittadini. L’evento inaugurale, titolato Le uova di Lorenz, coinvolge a tutto campo e nella sintonia di differenti linguaggi le opere di Mauro Carbone, professore di Estetica alla Facoltà di Filosofia; dell’artista Darbedàt; la complessa e astratta tela tonda Paesaggio poco romantico di Alessio Larocchi, che senza la corrispondenza di certezze geografiche sembra contenere un’orografia "costantemente collegata alle pulsazioni di un debole battito cardiaco"; gli spartiti di Salvatore Sciarrino e il lavoro sulla partitura di Marco Angius, apprezzato direttore orchestra di origine sarda (nel 2006 ha diretto l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari – Cinque passi nel Novecento) considerato interprete di riferimento per la musica italiana d’avanguardia , che "traccia un percorso di lettura su più dimensioni". E ancora lo spartito del giovanissimo musicista Raul Giancarlo Maria Masu, che si cimenta in una composizione valzer che unisce e lega l’ambiente e l’emozione del Trio per pianoforte + grilli + fontana. Ma il vero manifesto del perimetro spazio minimo è la scultura Le uova di Lorenz di Raimondo Masu, che attinge ed attiva argomentazioni da Konrad Lorenz "sulla correttezza della teoria evoluzionistica". Masu, con la sua opera in legno-bronzo-uovo d’oca, si posiziona nel decisivo passaggio-paesaggio dell’attimo prima della schiusa delle uova; fase sensibile d’imprinting per "indirizzare la comprensione" dell’accadimento e lo sviluppo-rivelazone nella realtà quotidiana. Le proposte artistiche diversificate dell’architetto scultore si distribuiscono in filigrane di grandi dimensioni, valorizzate da curate illuminazioni, e su sculture da portare, oggetti minimi di originale concezione e di pregevole fattura in oro, argento e bronzo, frutto di creatività apparentemente ludica ma profondamente meditata e ricca di accezioni e utilità pratica. Raimondo Masu è nato a Tempio Pausania e laureato a Milano nel 1979. Insegna presso la facoltà Architettura – Bovisa Milano e si occupa di progettazione esecutiva e tecnologia dei materiali. Artisticamente, con opere di meditazioni spazio-temporali, offre la novità e l’intensità di emozioni che testimoniano nuovi e differenti livelli di osservazione del complesso sistema di significati e rappresentazione dell’arte.