‘MAMMOY’ DI PATRIZIA BOI: LA FIABA COME TRAMITE PER ESPRIMERE FRATELLANZA, UGUAGLIANZA E LIBERTA’

di MADDALENA CELANO

E dopo il successo all’Ambasciata di Cuba, il prossimo sabato 20 Maggio 2023, alle ore 17.00, Patrizia Boi, scrittrice cagliaritana di Fiabe sulle Piante, presenterà il suo romanzo fiabesco Mammoy, di Catorchio, Cletus e altre avventure, dei Merangoli Editrice presso La Casa del Popolo, Via Rimini, 10 a Ladispoli (Roma), organizzato da Giorgia Barone e Alessio Santachiara del Comitato Ladispoli per la Pace.

All’incontro, oltre all’Autrice, sarà presente il Direttore Editoriale della Casa Editrice dei Merangoli, l’architetto Claudia Bisceglia, la Scrittrice e Saggista Maddalena Celano (Tra le Fondatrici del Movimento Bolivariano Internazionalista) e Fabio Massimo Vernillo (Comitato Ripudia la Guerra).

Le letture sono affidate a Veronica Paredes, scrittrice e Poetessa di fama internazionale, e alla piccola Olivia Santachiara, giovane doppiatrice.

Ma perché l’Allegra Brigata di Catorchio, Cletus, Gianguido e Kalika approda alla Casa del Popolo? Cosa c’entra questa Fiaba con la Politica?

Innanzitutto ogni scrittore che si rispetti – anche solo prendendo una posizione per esempio sul tema dell’Ambiente -, esprime una sua idea Politica e la visione di Patrizia Boi è certamente orientata verso il mondo vegetale che rappresenta il dono più importante che ha fatto Madre Natura alla vita di tutti noi.

Inoltre, anche nel suo percorso da ingegnere, Patrizia si è sempre rivolta a lavori di tutela e recupero dell’Ambiente come quando è stata ‘Direttore dei Lavori’ del Parco lineare di Monte Ciocci, un’opera che aveva lo scopo di rendere alla città di Roma e al quartiere di Torrevecchia la ferita procurata dalla linea ferroviaria.  E la sua collaborazione con l’Architetto Roberto Luciani per il Restauro dei Beni Culturali e il Paesaggio rientra sempre in questa visione come è evidente per chi legge l’opera che conduce il viaggiatore tra i siti archeologici più importanti della Sardegna arcaica.

Ma è proprio insito nella Fiaba, come spiega chiaramente la Antropologa Laura Marchetti in una intervista il valore della Gentilezza rimarcato da quel grande frequentatore di Fiabe che è Walter Benjiamin. «Nel libro dal titolo ironico Uomini Tedeschi, egli espone la storia segreta della Germania, da Kant a Brentano a tutti i filosofi romantici, passando per i fratelli Grimm come punto fondamentale rilevando come siano tutti accomunati dal Valore di una Gentilezza colta, fatta di garbo, attenzione per le vite fragili e soprattutto per il valore della Fratellanza».

In realtà la Fiaba ci narra la storia dei vinti, dei perdenti, dei deboli, di coloro che sono stati oscurati dalla storia. Nei libri ufficiali il punto di vista storico è quello dei documenti elaborati e lasciati ai posteri dai vincitori, mentre il popolo dei derelitti, degli analfabeti, non possedendo le armi della scrittura, ci lascia i suoi racconti orali che evidenziano i bisogni, i conflitti, i soprusi e tutto ciò che urla dentro le anime disperate di questi eroi che si spostano per ristabilire un equilibrio nelle loro esistenze. E così che chi compie il viaggio nella Fiaba di Patrizia Boi è una allegra combriccola di antieroi che partono guidati da un Dio Scienziato alla ricerca di una civiltà perduta. Quale? La nostra, perduta nella rete della burocrazia, nei canali obbligati della tecnologia, nella “necessaria ingiustizia”, nella fretta imperante che non lascia spazio alle emozioni dei sensi, e soprattutto nello scontro incessante tra un uomo e un suo simile. La Fiaba ispira Fratellanza tra tutti gli Esseri Viventi, Uomini, Animali, Piante e anche con il Mondo Minerale perché una sorta di Panteismo investe il mondo fiabesco e impone rispetto e gentilezza verso tutta la materia tangibile e intangibile.

Laura Marchetti ci insegna che«Nelle Fiabe, i fratelli si aiutano, ma il valore della Fratellanza è ancora più ampio perché abbraccia la terra intera. L’aiuto arriva sempre perché la Natura è una comunità di mutuo soccorso che partecipa alla vicenda dell’eroe, dal bosco, agli animali, alle pietre, agli uomini stessi. Come aveva ben intuito Antonio Gramsci, c’è una Fratellanza umana che si ristabilisce, in cui nessuno si salva mai da solo».

E se vogliamo andare ancora più a fondo dalla Fiaba emerge il valore dell’Uguaglianza che è «un’Uguaglianza profonda, ontologica: infatti, il Re e la Regina hanno lo stesso statuto dell’Oste e dell’Ostessa, del Contadino, del Pescatore e perfino di quello che i Grimm chiamano ‘Popolo Piccino’, fatto di nani, di marginali, di gente che sembra apparentemente idiota ma che, nella disabilità e nella apparente idiozia, può risolvere la situazione difficile».

Insomma la Fiaba ha la potenzialità di condurre adulti, bambini e giovani verso un mondo più sano e giusto che trova nella Pace di tutto e tutti il suo obiettivo di valore più elevato.

Infatti La Fiaba di Mammoy sarà presente il 26 maggio 2023 dalle 16,00 alle 17,20 all’EireneFest (Festival del Libro per la Pace e la Non violenza) con la Casa Editrice dei Merangoli all’incontro “La Fiaba come tramite per esprimere fratellanza, uguaglianza e libertà”.

Siete pronti a viaggiare nel mondo immaginifico della Fiaba?

Rammentiamo che l’opera di Patrizia Boi, Mammoy, di Catorchio, Cletus e altre avventure, dei Merangoli Editrice, sarà premiata il prossimo 10 giugno a Napoli dalla Giuria del Concorso Le Nove Muse 2023 tra le Opere Edite con una Menzione d’onore.

INGRESSO GRATUITO

Per maggiori informazioni

casadelpopolo.ladispoli@gmail.com

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