L’ARCHIVIO – BIBLIOTECA “PRIMO MAGGIO” DI ORANI, PER UNA LOCALITA’ DI STORIA ANTICA

i coniugi Mena Pischedda e Antonio Lombardo all’interno della Biblioteca

di GIAN LUISA CARRACOI

Orani, affascinante piccolo centro a pochi chilometri da Nuoro, fa parte della Barbagia di Ollolai, paesaggio intriso di genuinità, forza e bellezza. É una località ricca di storia antichissima, testimoniata da siti prenuragici e nuragici di grande rilievo, nonché sede del Marchesato omonimo e culla di nascita di importanti famiglie nobiliari che molto hanno rappresentato nelle vicende storiche della nostra isola.

Sono nati a Orani artisti di fama internazionale come Mario Delitala e Costantino Nivola, nonché eccelsi scrittori contemporanei come Salvatore Niffoi, poeti e numerosi poliedrici artigiani di spessore. E mai dimenticare Pietro Borrozzu, Medaglia d’oro al Valor Militare e la donna eccezionale che fu Marianna Bussalai.

 Così come è doveroso ricordare l’impegno e la fatica di chi ha tirato su famiglia lavorando nelle diverse miniere di talco presenti nel territorio.

Ovunque si respira cultura. Ogni angolo racconta le radici di una località che ha conservato con  sano orgoglio il suo lungo itinerario storico, fatto di capacità, caparbietà e fantasia .

La presenza di un gran numero di chiese ha dello straordinario, risultando segno ancora palpabile della profonda religiosità di questo popolo verace, così come l’amore per l’Arte e la Cultura è vivo, trasmesso e condiviso dal prestigioso Museo Nivola. Altra sede di diffusione culturale è la Biblioteca Comunale, in cui la gentilissima Antonella, accoglie i lettori con cortesia, professionalità e simpatia.  

Oggi, però, a Orani è nato un ulteriore luogo dove pulsa generosa la memoria storica, questa volta monotematica, quella del XX secolo. É l’Archivio-Biblioteca “Primo Maggio”, una biblioteca privata, creata da una bellissima coppia, Antonio Lombardo e Mena Pischedda. Lui, cresciuto tra il Friuli e il Piemonte, lei oranese emigrata in Piemonte, ora insieme a Orani nella loro accogliente dimora.

La volontà di conservare la Memoria è nata in loro prima ancora della pensione e del prendere casa a Orani. L’idea è nata tra le montagne della valli occitane, in Piemonte, precisamente a Elva, un borgo di appena settantadue abitanti, a 1700 metri s.l.m, ai confini con la Francia, dove Antonio era Ufficiale Postale. Lungo il corso di decenni ha raccolto libri, diari, documenti degli anni più devastanti del Secondo Conflitto Mondiale. 

A rendere ancor più forte il suo amore per la storia contemporanea fu il racconto di suo padre.  “Sapevo fin da piccolo che papà era stato in prigione perché nel mio letto, mia madre mi aveva messo sul lenzuolo una coperta ruvida, ma calda e spessa, a strisce, un marron scuro alternato a striscia ocra-terra o forse grigia, con al centro le lettere IMI in giallo e chiesi cosa volesse dire e lei mi rispose che mio padre l’aveva portata dalla guerra. Mio padre era stato in un lager nazista”.  

Poco prima di morire, prese il coraggio di raccontare, a cominciare dalla sua cattura a Rodi dopo l’Armistizio. Da Atene, attraverso Salonicco, il vagone bestiame dopo due settimane lungo la Romania, Bulgaria, Ungheria, si fermò a Bor in Serbia, luogo di transito per gli ebrei ungheresi diretti a Auschwitz.

Non gli chiesi mai il perché di tanto silenzio. Le letture di Primo Levi e Elie Wiesel mi avevano già spiegato il perché. Chi ha conosciuto il lager nazista non ne è mai realmente uscito”.

Mena Pischedda tiene in mano l’attestato d’onore di suo nonno materno, il soldato Pasquale Cavada. Prima Guerra Mondiale.

Antonio e Mena nel loro ristrutturare la casa presa a Orani, fin dall’inizio hanno voluto dedicare 40 mq del pian terreno alla creazione di un centro di documentazione storica aperto agli studenti, agli storici e ai ricercatori e a tutte le persone che vogliano conoscere o approfondire la storia del Novecento.

La Biblioteca è un contenitore di oltre seimila libri, mentre l’archivio contiene riviste, corrispondenze, enciclopedie, manuali, diari, video, dvd e cd. I temi principali sono le deportazioni, la Shoah, lo sterminio del popolo zingaro che fu il secondo dopo quello ebraico che subì la logica del nazismo, le guerre del secolo, la storia dei conflitti sociali e la Resistenza. Il centro culturale collabora da quest’anno scolastico con l’Istituto Comprensivo “Francesco Delitala” di Orani, la cui Dirigente è la Dott.ssa Miria Cucca.

Antonio e sua moglie Mena hanno infatti attivato un catalogo ragionato di libri per ragazzi centrati sull’Olocausto e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Grazie alla collaborazione fra il Museo Nivola, in particolare nella persona del prof. Sergio Flore,  Responsabile della mediazione e dei servizi educativi del Museo Nivola, e la prof.ssa Gian Luisa Carracoi, ogliastrina di Bari Sardo, docente di Storia presso lo stesso Istituto Comprensivo, si sta portando avanti un progetto che ha come unico obiettivo una proficua formazione culturale, una messa in opera di salde fondamenta per il futuro attraverso una conoscenza approfondita delle vicende storiche e delle proprie radici culturali.

La mattina del 20 dicembre gli alunni di una classe terza, sono stati accompagnati dagli stessi in visita alla Biblioteca “Primo Maggio”, traendone curiosità, insegnamenti e numerosi spunti di riflessione. E altre visite seguiranno.

Per tutti gli alunni delle classi uscenti prezioso è stato l’ulteriore progetto sugli Internati Militari di Orani, svoltosi in aula il 25 gennaio, grazie alla presenza della Dott.ssa Marina Moncelsi, Direttrice dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’età contemporanea della Sardegna Centrale, al quale anche Antonio Lombardo è stato invitato insieme all’Assessore alla Cultura dott.ssa Valentina Chironi.

La Grande Storia ha sempre la priorità nei programmi scolastici, ma quando non la si declina anche nelle vicende del piccolo territorio, si corre il grave rischio di averne una percezione impoverita e confusa. Ecco a cosa servono impegno e collaborazione! Allora, grazie a tutte le agenzie educative del territorio.

L’Archivio Biblioteca “Primo Maggio”, ricordo, è sempre aperta. Per entrare basta solamente telefonare, andare di persona o comunicare con e-mail con Antonio e Mena. É sempre aperta sette giorni su sette.

Per informazioni: Antonio Lombardo tel. 3663745477, e-mail: chersognoa@gmail.com

Archivio-Biblioteca “Primo Maggio” via Grazia Deledda 26  – 08026 – ORANI (NU).

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12 commenti

  1. Inguaribile appassionata

  2. donatella fiorino

    Complimenti per il contributo sociale ed etico di questa missione. DONATELLA FIORINO

  3. Semplicemente grazie Luisa

  4. Maria Giuseppina Cabras

    Sei fantastica, amica mia.
    Ti scrivo da Bordeaux, Chapeau!

  5. Puliga e Mereu

    Bravi Antonio e Mena

  6. angelino Mereu

    Un altro prezioso tassello che va ad arricchire l’offerta culturale di Orani. Un contributo tangibile, condiviso da Antonio e Mena, per ricordare, sempre, e non dimenticare, mai.

  7. Complimenti!!! Bella iniziativa…. Continuate cosi!!

  8. Bellissimo articolo cara. Complimenti a questa coppia oranese che da respiro alla storia. Un giorno mi ci accompagni Luisa Carracoi ❤️

  9. Complimenti!!! Interessante ci fai conoscere sempre di più storia della Sardegna 😘

  10. Bellissimo articolo che arricchisce le conoscenze di tutti. Complimenti a tutti!

  11. bravissimi complimenti
    un saluto cordiale da Torino

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