I SAPERI E I SAPORI: I CIRCOLI SARDI DI MAGENTA E PARABIAGO E LA PROMOZIONE DELLA PROVINCIA DI ORISTANO

di SALVATORE CARVONE

Un excursus sull’Oristanese rappresentato dai siti archeologici e storici, dalle tipicità enogastronomiche, dai prodotti agroalimentari, della cultura e dell’arte. È la sintesi della conferenza “Saperi e sapori dell’Oristanese” tenutosi sabato 22 ottobre 2022 a Corbetta, nella città metropolitana di Milano, promossa dalle associazioni dei sardi “Grazia Deledda” di Magenta e “Su Nuraghe” di Parabiago.

Un incontro molto partecipato e con un ricco parterre di ospiti ed esperti, coordinati dalla giornalista Carmina Conte, che ha messo in luce il lavoro, la volontà e la dedizione degli emigrati nel promuovere le eccellenze isolane «con un impegno che crescerà sempre più», annuncia Bastianino Mossa, presidente della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia. «Svilupperemo maggiori connessioni con il territorio e avvaloreremo i progetti locali, soprattutto quelli di filiera e sostenibili da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Non possiamo, poi, non tenere conto delle difficoltà di un territorio che è stato devastato dal terribile incendio nel 2021» ricorda Mossa.

«Il legame con il tessuto produttivo territoriale è per noi motivo di orgoglio, ci sentiamo portatori d’interesse oltre i confini dell’Isola» aggiunge Antonello Argiolas, uno dei responsabili di SardaTellus, il progetto creato dalla Fasi per la valorizzazione del prodotto made in Sardinia.

«Parlare di prodotti sardi significa parlare del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni. Significa promuovere la Sardegna a 360 gradi, stimolare le persone a una conoscenza più approfondita della nostra isola e raccontarla in chiave anche turistica», afferma Tonino Mulas, presidente onorario Fasi e responsabile trasporti per la Federazione. Un racconto che, in questa occasione, si è aperto con la proiezione di un documentario sulle principali peculiarità della zona: dalla Sartiglia alla figura di Eleonora d’Arborea, dai Giganti di Mont’e Prama ai nuraghi, dal mare alla montagna passando per le produzioni ittiche, agricole e vitivinicole.

Ad approfondire ulteriormente questi temi sono stati la storica Pupa Tarantini, che ha evidenziato le ricchezze naturali, materiali e immateriali, il patrimonio storico e le tipicità culturali del Giudicato d’Arborea, e Raimondo Mandis, delegato Slow Food Sardegna, chiamato a presentare le eccellenze enogastronomiche perché «occorre dare valore alle differenze di qualità che sappiamo produrre». A chiusura una cena per apprezzare le produzioni oristanesi contenute in uno speciale menù creato per l’occasione dalla chef Laura Sechi del ristorante VitaNova di Cagliari.

https://www.lanuovasardegna.it/

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