LA CHIESA DEL RIMEDIO AD OZIERI NECESSITA RISTRUTTURAZIONI URGENTI

di MARIA VITTORIA DETTOTO

In questi giorni si celebrano ad Ozieri i festeggiamenti in occasione della festa della Beata Vergine della Madonna del Rimedio, il cui santuario è custodito presso la chiesa omonima situata nel colle dei Cappuccini ad Ozieri.

La chiesa costruita nel 1593 fu arricchita nel 1602 dalla costruzione del convento dei frati cappuccini. Nel 1652 venne costruita nella chiesa la cappella dedicata alla Madonna, alla quale gli ozieresi e non solo sono molto devoti.

Il convento nel 1868 fece posto all’ospedale Antonio Segni e la chiesa ne divenne la cappella, visitata ogni giorno da malati e fedeli di tutto il circondario. 

In essa venivano battezzati anticamente i neonati prima che lasciassero l’ospedale e sono state svolte migliaia di funzioni.

Meriterebbe dunque un occhio di riguardo.

Ma, duole constatare, che la chiesa oggi si presenta in uno stato di forte degrado: ad occhio nudo si possono vedere le numerose infiltrazioni presenti sia nella volta che nelle pareti, peraltro maggiormente evidenti proprio al di sopra della cappella della Vergine e della parete alla destra dell’altare nel quale la statua della Beata Vergine del Rimedio viene adagiata.

Altrettanto un pugno all’occhio risultano sotto le acquasantiere e lo scalino in legno completamente distrutto posto alla sinistra dell’ingresso principale.

Senza contare la stessa facciata esterna, anch’essa vittima delle infiltrazioni di umidità e dell’abbandono.

Insomma la chiesa necessita di un restauro immediato. 

Restauro che a quanto pare nella chiesa ad oggi non è mai stato fatto, perlomeno al seguito di quello effettuato dopo la caduta delle volte e di quello di un paio di opere d’arte contenute nella chiesa, effettuato nel 2011.

La proprietà della chiesa che normalmente dovrebbe essere ravvisabile nella parrocchia o nel comune o nello Stato, non è certa.

È attualmente in corso una ricerca storica per risalirvi.

Ma la chiesa non può aspettare i tempi della burocrazia. Chiedo dunque ai miei concittadini, all’amministrazione comunale, alla diocesi di Ozieri che conta 48.825, alle associazioni religiose, ai fedeli tutti di avviare quanto prima una raccolta fondi per finanziare l’opera di restauro della chiesa che mi auguro possa presto tornare al lustro passato. 

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