INIZIATIVA DEL CIRCOLO “SU NURAGHE” DI ALESSANDRIA: INTITOLATA PIAZZA CITTADINA A GRAZIA DELEDDA

di SEBASTIANO TETTEI

Alessandria ha una piazza intitolata a Grazia Deledda. È stata inaugurata sabato 23 aprile ad Alessandria, la piazza intitolata a Grazia Deledda. La piazza situata in via Piave si trova a pochi passi da via Sardegna, dove ha sede il Circolo “Su Nuraghe”.

La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione del Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, dell’Assessore alla toponomasticaCinzia Lumiera e del presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci. Dalla Sardegna è arrivato Luigi Crisponi, Assessore alle Tradizioni, cultura e radici del territorio di Nuoro. I circoli dei sardi della penisola sono stati rappresentati dal Presidente della FASI Bastianino Mossa.

Dal palco il Sindaco ha reso omaggio a Grazia Deledda con queste parole:“Il ricordo della grande scrittrice Sarda cui Alessandria intitola la piazza riconoscendone il fondamentale apporto al patrimonio della letteratura italiana e internazionale, offrirà al contempo l’opportunità di cogliere la molteplicità di iniziative e “sottolineature culturali” rafforzative del profondo legame, già oggi esistente, tra la comunità alessandrina e le espressioni civiche più eloquenti della cultura sarda, rappresentate anche dal Circolo Culturale Sardo“.

Precedenti improrogabili impegni istituzionali hanno impedito ad Alessandra Zedda, Vice Presidente e Assessore del Lavoro della Regione Sardegna di essere presente. L’onorevole ha comunque partecipato con un messaggio di ringraziamento per l’iniziativa volta a lasciare un segno del grande contributo dato da Grazia Deledda alla cultura e alla letteratura mondiale. ” Grazia Deledda, profondamente e autenticamente sarda, è patrimonio di tutti – ha scritto Alessandra Zedda – Ella ha saputo anticipare con sorprendente modernità la capacità di allargare i confini della Sardegna oltre quelli naturali, rappresentando i valori identitari più profondi della sardità in una prospettiva più ampia, capace di affascinare, emozionare, coinvolgere e educare. Grazia Deledda ha lasciato un segno e continua ad essere un punto di riferimento importante, come donna e come scrittrice. Alessandria oggi vuole confermare questo sentire comune di una Grazia Deledda appartenente ad ogni realtà territoriale e culturale lasciando il segno del suo nome. Colgo nel profondo che non si tratta di una cerimonia formale, bensì l’espressione sincera della gratitudine della vostra città ai nostri emigrati e al tempo stesso della gratitudine della Sardegna alla vostra comunità per aver saputo accogliere e includere realizzando in pieno i fondamenti di un’autentica democrazia, di una vera comunità civile e attuando una politica al servizio della persona, di ogni persona”.

La targa d’intitolazione della piazza è stata quindi scoperta dalle autorità mentre il parroco Don Egidio Deiana che presta il suo servizio presso la chiesa di San Giuseppe artigiano nel rione Cristo, ha impartito la benedizione.

È toccato ai Boes e Merdulès di Ottana emozionare il pubblico in piazza con una coinvolgente sfilata richiamante i riti apotropaici dell’antica civiltà sarda.

Per il Circolo “Su Nuraghe” quella di sabato è stata una giornata di grande festa.

La manifestazione celebrativa è quindi proseguita al chiuso negli ampi spazi della sede sociale del circolo.

Il doveroso omaggio a Grazia Deledda, grande scrittrice e donna dei nostri tempi è stato reso dalla prolusione del professore Simone Pisano, docente di Linguistica Generale e di Linguistica del Contatto presso l’Università per Stranieri di Siena.

Molto applaudito anche lo spettacolo teatrale proposto dalla bravissima Valentina Sulas. “La madre del Prete” opera tratta dal romanzo “La madre” di Grazia Deledda, è stata portata in scena con l’interpretazione e la regia dell’attrice cagliaritana e la supervisione artistica di Marco Parodi.

Dopo la degustazione dei prodotti agroalimentari della tradizione sarda i suonatori di “Su sonette” di Burgos hanno chiuso la giornata dedicata a Grazia Deledda trascinando il pubblico ai ritmi di su dillu, logudoresa, su passu torrau, su ballu tundu e su ballu currindhe.

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3 commenti

  1. Una delle più belle iniziative e una delle più belle giornate vissute al circolo

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